Accolto con unanimità dei consensi la relazione che il Presidente Gaetano Penocchio ha esposto all’assise dei Presidenti Provinciali degli Ordini dei medici veterinari convocati a Roma per i lavori del Consiglio Nazionale FNOVI. Un appuntamento legato alle operazioni elettorali per il rinnovo dei vertici dell’organismo ordinistico apicale: votazioni che sono ancora in corso e che si concluderanno nella mattinata di lunedì 12 febbraio, quando si darà inizio alle operazioni di scrutinio.
L’intervento di Penocchio, che da sempre si caratterizza per l’essere accompagnato dalla proiezione di immagini di grande empatia (in questa occasione erano fotografie di Oliviero Toscani), si è sviluppato intorno al termine 'continuità': espressione che proprio non si addice al momento. “L'eredità del triennio concluso porta infatti con sé autentici, e grandi, cambiamenti, alcuni molto attesi e altri da non subire. Tutti richiedono preparazione ad ogni livello” ha dichiarato il Presidente FNOVI.
“Il prossimo mandato si preannuncia fra i più impegnativi della storia recente dell'ordinamento veterinario”.
Il suo intervento ha inevitabilmente preso avvio commentando la pubblicazione in GU della Legge 11 gennaio 2018, n. 3 (Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché' disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della Salute), meglio nota con il nome del Ministro della Salute, che, con l'articolo 4, interviene sul riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie. “Si è persa l’occasione, dopo 70 anni e dopo una discussione quasi ventennale, di approvare una legge di vera riforma – ha commentato Penocchio – una occasione perduta, si sarebbe potuto prevedere un moderno sistema di accreditamento professionale che manca nel nostro ordinamento e di cui ci sarebbe un gran bisogno”.
Salutato invece con soddisfazione la pubblicazione in GU del decreto che completa il sistema di reti di epidemio-sorveglianza e istituisce la figura del veterinario aziendale. Gaetano Penocchio ha sottolineato come, per la prima volta in Europa, l’Italia sarà in grado di coniugare produzioni e salute su basi tecnologicamente avanzate, sfruttando sistemi informativi e le banche dati digitali dalle anagrafi zootecniche e del medicinale veterinario. Ha quindi sottolineato che la FNOVI, a cui è demandata la tenuta dell’elenco speciale dei veterinari aziendali, “non si limiterà a registrare nominativi, ma sovrintenderà allo sviluppo di nuove prerogative, responsabilità e valorizzazioni del medico veterinario presso gli OSA e fino al consumatore finale”.
Ma nel corso del suo intervento tante altre le problematiche affrontate: il rapporto inevitabilmente impegnativo tra il mondo del lavoro e l’universo accademico (“servono regole certe che non lascino spazio al potere soggettivo, va restituita la fiducia nel futuro e nel valore della cultura”); la crisi che sta conoscendo il SSN, che sta vivendo “il paradosso di una programmazione sanitaria sganciata da quella finanziaria”.
Un cenno anche alla ricetta elettronica che per Penocchio offrirà l’occasione per valorizzare “l’impegno per una professione consapevole e avanzata”.
Penocchio ha inoltre condiviso con i presenti un’analisi del mercato del lavoro, invitandoli a riflettere sulla circostanza che le professioni stanno vivendo “una stagione difficile e il ribasso sembra diventato la filosofia dominante, se non un modello di business”. Per il Presidente va difeso il primato del professionista: “le nuove norme sulla concorrenza non ce lo garantiscono a priori? Promuoviamo noi l’aggregazione di professionisti, la creazione di una massa critica che possa competere con le società di capitali, non mancano né le capacità né una visione condivisa”.
“Non siamo contrari a una veterinaria che possa contare su redditività e stabilità economica, e non potrebbe essere diversamente, ma siamo contrari a una veterinaria che diventa un supermercato della salute per inseguire questi obiettivi” ha quindi dichiarato.
Un lunghissimo applauso che ha accompagnato queste parole ha sancito la totale condivisione dei presenti per le parole di Penocchio.