Una riforma del sistema delle detrazioni fiscali per le spese veterinarie, aumentando la cifra massima detraibile e tenendo conto del numero di animali posseduti, e la rimodulazione dell'Iva sulle prestazioni veterinarie. È questo l'impegno per il governo contenuto nella mozione di maggioranza a prima firma Chiara Gribaudo (Pd) sulle libere professioni (1/00273) approvata oggi 29 ottobre alla Camera dopo aver ricevuto il parere positivo da parte dell'esecutivo.
L'atto, sostenuto dai partiti della maggioranza, parte dall'analisi dell'attuale sistema fiscale che prevede una detrazione Irpef del 19% delle spese veterinarie sostenute nell'anno, fino a un tetto massimo di 387,34 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro, prevista dalla legge.
Questo limite di detraibilità, tuttavia, è unico per tutte le prestazioni veterinarie sostenute e non tiene conto del numero di animali posseduti. Inoltre, è limitato alle sole spese sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.
Infine, a differenza di altri Paesi europei, dove è in vigore un sistema agevolato, in Italia l'iva sulle prestazioni veterinarie per gli animali non detenuti a scopo di lucro è al 22%, come per i beni di lusso.