Numerose sono le manifestazioni di apprezzamento che la Federazione sta ricevendo per l’iniziativa assunta di impugnare dinanzi al TAR dell’Emilia Romagna la Delibera della Giunta che ha sancito l’approvazione della nuova qualifica di "Operatore all'Assistenza veterinaria".
In queste ore la Federazione sta rivolgendo al Ministro della Salute la richiesta di valutare condivisibili, e quindi accogliibili, i motivi esposti a sostengo del ricorso promosso - che è stato notificato al Dicastero presso l’Avvocatura dello Stato - chiedendo di scongiurare la celebrazione di un giudizio nella dichiarata contumacia dell’organo di governo che svolge funzione di vigilanza sulla professione sanitaria del medico veterinario.
Ma questo non basta!
L’azione giudiziaria così avviatasi vuole opporsi alle anomalie/storture normative che, partendo dalla legge Fornero, passando dal Titolo V della Costituzione ed approdando alla “procedura semplificata”, si spingono fino a proporre e definire nuove figure professionali e generare nuove qualifiche con aree di sovrapposizione con le professioni ordinate.
La Federazione vuole incidere sui processi legislativi e confida di poter contare su di una risposta compatta di tutte le compagini nelle quali la categoria si articola ed auspica la collaborazione di tutti coloro che la potranno aiutare a vigilare anche sulle altre situazioni esistenti.
Per la FNOVI, la Delibera impugnata ha illegittimamente attribuite ad un nuovo profilo professionale, a cui la Regione intende rilasciare la relativa qualifica, attività che si sovrappongono alle competenze del medico veterinario - professione ordinistica regolamentata, la cui qualificazione, validazione e individuazione delle competenze rientra nell’ambito della esclusiva competenza statale - e con il ricorso promosso ne ha chiesto, previa sospensiva, l’annullamento.