Quella della determinazione dei fabbisogni dei professionisti operanti nell’area sanitaria è da sempre un momento delicato. Lo sa bene la Federazione che anche quest’anno parteciperà alla consultazione avviata dal Ministero della Salute - sentite la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato e le Regioni e le Province autonome e le Federazioni Nazionali degli Ordini delle professioni interessate - che, ai sensi del decreto legislativo n. 509/92, deve provvedere alla rilevazione del fabbisogno dei professionisti sanitari e, di conseguenza, del fabbisogno di laureati.
Adesso lo sanno anche gli organismi sindacali che, con una nota indirizzata al Ministro Lorenzin hanno espresso le loro perplessità per l’essere stati esclusi dal tavolo tecnico misto Ministero–Regioni che ha elaborato una modalità di calcolo del fabbisogno di Dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti, in ottemperanza alle disposizioni della Legge n. 208/2014 (Legge di Stabilità 2015) e nel rispetto delle indicazioni organizzative presenti nel D. M. Salute 70/2015.
La FNOVI concorda con le perplessità espresse dagli OOSS a proposito della metodologia tecnica ipotizzata ed invita a non perdere di vista che i servizi erogati dai professionisti sono prestazioni d’opera intellettuale che non possono essere sottoposti sic et simpliciter agli strumenti di misurazione utilizzati nelle catene di montaggio manifatturiere che si caratterizzano per la produzione di articolo di bassa complessità.
La Federazione respinge l’ipotesi che le leggi del mercato e della concorrenza possano trovare applicazione nella determinazione e valutazione dei “tempi” necessari per l’espletamento di attività diagnostiche e terapeutiche che risentono invece delle numerose variabili che possono intervenire e valuta inoltre concettualmente scorretta la correlazione che viene proposta tra i tempi medi di produzione in regime di ricovero e gli indicatori previsti dal sistema DGRs, essendo quest’ultimo sistema costruito per tentare di individuare la giusta remunerazione delle attività sanitarie, e non per misurare la complessità clinica delle stesse.
Anche la FNOVI formula l’auspicio che le OOSS della dirigenza del ruolo sanitario siano convocate per metterle in condizione di contribuire alla individuazione di una metodologia adeguata alle peculiarità delle attività e delle prestazioni sanitarie.