Al Consiglio Nazionale FNOVI di Giardini Naxos (ME) si è parlato di “equo compenso”. L’argomento è ora all’attenzione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Giuliano Poletti, al quale il CUP e la Rete Professioni Tecniche hanno inviato una nota avente ad oggetto “Determinazione dei compensi dei professionisti, richiesta incontro per prossime iniziative legislative”.
I motivi sottesi alla richiesta di incontro sono relativi all’esigenza di sottoporre all’attenzione del Ministro il punto di vista degli Ordini e Collegi professionali sul dibattuto tema dei compensi professionali.
Tale tema, affrontato in più occasioni - nell’ambito delle audizioni svolte in Parlamento e nei contributi documentali inviati agli organi decisori della Repubblica - rappresenta per i professionisti un punto focale, sia per quanto attiene all’aspetto economico, che per una effettiva ed efficace tutela della committenza, che, ancora, per il rispetto della dignità professionale dei liberi professionisti.
Nel corso dell’iter legislativo che sta portando all’approvazione del c.d. Jobs Act del lavoro autonomo è stata segnalata l’urgenza di introdurre una disposizione che conduca alla definizione di corrispettivi economici idonei a costituire un efficace strumento di orientamento per la committenza, nel rispetto dei principi di libera concorrenza e parità di trattamento.
Nella nota indirizzata al Ministro il CUP ha segnalato come il principio secondo cui la prestazione di opera professionale, al pari della prestazione di lavoro subordinato, trova il suo corrispettivo nell’attribuzione di un giusto compenso economico è un canone generale che accompagna da sempre la legislazione giuslavoristica.
L’abolizione delle tariffe non ha fatto venir meno la necessità di continuare ad applicare detto principio nell’ambito dei rapporti di lavoro autonomo svolto in forma professionale, soprattutto tenuto conto dei numerosi oneri – dalla sottoscrizione del preventivo di spesa all’atto dell’assunzione dell’incarico alla stipulazione di un’assicurazione per responsabilità civile professionale, dalla formazione continua alla certificazione delle competenze – gravanti sui professionisti iscritti agli Albi, seppur finalizzati ad assicurare uno standard qualitativo appropriato delle prestazioni professionali.
Il testo del “Jobs Act del lavoro autonomo” prevede tra le altre cose l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo, ed è nello spirito di questa iniziativa che il CUP, unitamente alla Rete delle Professioni Tecniche, intende avviare un rapporto di proficua collaborazione e di confronto con il Ministero del lavoro.