Published on fnovi (https://fnovi.it)


One Health: perché i medici veterinari restano ai margini della narrazione durante le emergenze sanitarie?

25/09/2025
.

Nel lavoro scientifico “One health, one earth, one life: The overlooked role of veterinarians in the fight against COVID-19 and other public health emergencies in Italy” che verrà pubblicato sul numero di dicembre di ‘One Health’, rivista del gruppo Elsevier, si affronta uno dei temi più attuali del mondo della medicina veterinaria. Gli autori Sante Roperto e Giovanni Di Guardo descrivono come la pandemia di COVID-19 abbia messo in luce una contraddizione che riguarda da vicino la professione veterinaria: a fronte di un ruolo cruciale nella gestione delle zoonosi e delle emergenze sanitarie, i medici veterinari sono stati largamente esclusi dalla narrazione pubblica e istituzionale in Italia.

Nel pieno dell’emergenza, i media hanno dato voce quasi esclusivamente al mondo ospedaliero – medici, psicologi, infermieri – restituendo un racconto “ospedalocentrico” che ha oscurato l’apporto dei colleghi veterinari. Eppure, come ricordano i due autori, i medici veterinari lavorano in prima linea su fronti determinanti: monitoraggio della trasmissione del SARS-CoV-2 tra uomo e animali, valutazione del rischio zoonotico, sorveglianza epidemiologica, sicurezza alimentare. La marginalizzazione non ha riguardato solo il COVID-19. Anche in altre emergenze tuttora in corso – dall’influenza aviaria ad alta patogenicità A(H5N1) al virus West Nile – il contributo dei medici veterinari è stato riconosciuto poco o nulla nella comunicazione pubblica. Una sottostimata valutazione che indebolisce la capacità del Paese di rispondere a minacce sanitarie che, sempre più spesso, hanno origine all’interfaccia uomo-animale- ambiente. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 70% delle malattie infettive emergenti ha un’origine animale.

Questo dato da solo basterebbe a chiarire quanto la prospettiva veterinaria sia imprescindibile in un approccio di sanità pubblica globale. Eppure in Italia nessun medico veterinario è stato incluso nel Comitato Tecnico Scientifico per il COVID-19, e la visibilità mediatica della categoria è rimasta minima. Il paradigma One Health, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, rappresenta oggi la strada obbligata per affrontare le crisi sanitarie. Un approccio che non può prescindere da una piena integrazione dei medici veterinari nei processi decisionali, nei tavoli di crisi, nella comunicazione pubblica e nella ricerca interdisciplinare. Non si tratta solo di dare giusto riconoscimento a una professione: si tratta di rafforzare la resilienza della società di fronte a future pandemie.

L’esperienza dei medici veterinari nella gestione delle malattie a livello di popolazione, la capacità di leggere i segnali precoci negli animali selvatici e domestici, la competenza sulla sicurezza degli alimenti e sugli equilibri degli ecosistemi rappresentano strumenti unici e indispensabili. Come sottolineano Roperto e Di Guardo, continuare a trascurare questo patrimonio di conoscenze e competenze significa affrontare le emergenze con una visione parziale e dunque meno efficace. Valorizzare il ruolo dei medici veterinari, quindi, significa attuare davvero il principio di One Health, trasformandolo da slogan evocativo a pratica concreta di sanità pubblica.fnovi

Lavoro di riferimento: One health, one earth, one life: The overlooked role of veterinarians in the fight against COVID-19 and other public health emergencies in Italy Sante Roperto, Giovanni Di Guardo

One Health, Volume 21, December 2025, 101207


Source URL: https://fnovi.it/node/51560