Costo dei farmaci veterinari: si allarga il coro degli scontenti

La FNOVI condivide le preoccupazioni espresse dall’onorevole Anzaldi che ha scritto all’Antitrust
08/04/2015
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Ancora una volta il costo dei farmaci veterinari è al centro delle polemiche. Ad accendere la miccia il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, che dichiara: “Di fronte a principi attivi uguali per umani e animali il prezzo del farmaco animale risulta molto più alto, per non parlare degli aspetti riguardanti dosaggio, confezioni e scadenza”.
Motivi, questi, che hanno spinto Anzaldi a scrivere al presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, e ai commissari, “per chiedere di valutare se non sia opportuno avviare una indagine dell'Autorità sulla questione dei farmaci per animali - spiega il deputato Pd - alla luce del rischio speculazione che appare evidente dalle incomprensibili differenze di prezzo con i farmaci per umani”.

Un problema, quello dei costi dei farmaci veterinari, che ha indotto la stessa Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani a organizzare recentemente un tavolo di confronto con gli stakeholders della filiera del farmaco che ne determinano il prezzo: Aisa (Associazione Italiana Salute Animale-Federchimica), FOFI (Federazione Italiana Ordini dei Farmacisti) e Ascofarve (Associazione Nazionale Distributori Medicinali Veterinari).
La premessa da tenere in conto è di natura economica: i costi della sperimentazione vengono difficilmente ammortizzati da un “mercato”, quello degli animali, molto meno esteso di quello umano. Cosa che ha generato nel tempo un decrescente interesse dell’industria per il medicinale veterinario.
L’obiettivo di FNOVI resta quindi di assicurare un prezzo di vendita del farmaco equilibrato, partendo però da un assunto di base: il costo del farmaco non può e non deve mettere in discussione il ruolo del veterinario; la sua professionalità non può e non deve mai dare per scontato che ciò che è efficace per l’uomo lo sia anche per l’animale, né per quanto attiene alle sostanze farmacologicamente attive, né per quanto attiene agli eccipienti o alle vie di somministrazione piuttosto che ai dosaggi.
 

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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