“L’etica come professione”

30/09/2015
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Il Convegno “L’etica come professione” ha segnato il punto più alto dei lavori del Consiglio Nazionale FNOVI svoltosi a Varese.
Abbiamo ben presenti le parole forti di Don Ciotti - ha detto Gaetano Penocchio, al termine del Convegno - che ci ha ricordato che una partita cruciale come quella difesa della salute degli uomini e degli animali, ci vede in prima fila e richiede il coraggio della libertà della coscienza da vincoli e da condizionamenti. In un contesto in cui sembra affermarsi la legalità malleabile e sostenibile, una legalità “fai da te”, se mi conviene rispetto le regole, se non mi conviene non le rispetto, la nostra professione ha avuto il coraggio di tenere la barra diritta. Noi possiamo dire - ha concluso Penocchio - che la nostra categoria ha una visione della legalità coraggiosa ed è schierata sul versante della legalità a prescindere dalle convenienze. Non perché sia esente da scivoloni, ma perché ha avuto il coraggio e la capacità di individuare gli strumenti per porvi immediato riparo”.

Un atteggiamento positivo sottolineato dagli interventi di Massimo Brunetti, Vincenza Rando, di Federico Cafiero de Raho e di Don Luigi Ciotti, che hanno rimarcato come non basti il dettame legislativo sulla trasparenza e l’anticorruzione per gettare le basi di una radicata cultura della legalità che richiede anche altri strumenti, a partire dalla informazione e circolazione della notizie per accendere un focus sulle situazioni a rischio.
Grande plauso all’adesione della Federazione a “Illuminiamolasalute” con l’obiettivo di promuovere iniziative formative e di monitoraggio per sostenere un sistema sanitario pubblico e sociale integro, efficiente, al servizio di tutti i cittadini ed anche alla istituzione di una “commissione d’ascolto” che possa dare voce al racconto, da parte dei veterinari, del fenomeno dell’infiltrazione criminosa o del comportamento intimidatorio, in seno alla professione.
 

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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