FNOVI dice basta alla disinformazione attuata dal servizio pubblico
FNOVI dice basta alla disinformazione attuata dal servizio pubblico
FNOVI dice basta alla disinformazione attuata dal servizio pubblico.
Ancora una volta il servizio pubblico ha perso una occasione per fare/dare buona informazione. La puntata di ieri 5 novembre di “Porta a Porta” aveva in scaletta l’analisi del costo del cibo per gli animali d’affezione. Nell’occasione è stato anche affrontato il tema dei costi dei farmaci veterinari e, più in generale, delle cure medico-veterinarie.
La FNOVI ha tempestivamente rappresentato alla Redazione del programma il proprio sconcerto nel vedere affrontatati tali argomenti in modo superficiale e populistico, e ciò nonostante i tentativi del Dr. Federico Coccia - unico medico veterinario presente - di spiegare in modo corretto chi sono e cosa fanno i medici veterinari italiani.
Si ritiene inaccettabile dover ascoltare, in una trasmissione di grande divulgazione come “Porta a Porta”, le accuse di “avidità” della professione e di “costi elevati”, senza aver avuto spazio per evidenziare che le prestazioni medico veterinarie oggi sono prestazioni di eccellenza gravate da una aliquota IVA del 22%.
Si è dato spazio e credito a personaggi che non hanno nessuna competenza in materia e che sembrano non comprendere che i costi sostenuti dalle strutture medico veterinarie sono gli stessi della sanità umana, ma con ricavi ben inferiori.
Dovere dell’informazione pubblica dovrebbe essere quello di divulgare informazioni corrette e veritiere e non quello di cavalcare opinioni personali avvalorate anche dalla scelta degli ospiti.
La FNOVI ha espresso il proprio sconcerto nel constatare - e non è la prima volta - che una trasmissione di Bruno Vespa discredita inopinatamente la professione del medico veterinario.