Il funzionario dell’Agenzia delle Entrate intervenuto ai lavori ha sottolineato come la crisi sia stata valutata attraverso le informazioni derivanti da ISTAT, Prometeia, Banca d’Italia, dichiarazioni IVA, esempi delle categorie e ANGAISA.
Ad oggi si riscontra una ripresa che fa rimanere, però, ancora in campo negativo rispetto al 2010, anche se si è assistito, nel 2013, ad una ulteriore crisi che ha colpito prima il centro sud poi il nord , con un anno di ritardo, e dal 2015, si sta assistendo ad un ritardo minimo ad eccezione di Lazio ed Abruzzo.
Nel 2015 parte degli Studi stanno diventando positivi e, analizzando le macroaree si vede come per le Manifatture , sia l’abbigliamento ancora a soffrire; per i Servizi è il reparto sportivo ad essere in ritardo; per le Professioni si registra una leggerissima ripresa in cui gli studi notarili hanno la meglio con un segno positivo che va dallo 0.3 al 2.2 %; per il commercio è soprattutto la filiera legata alla produzione di macchine trasportatrici ed elettriche ad avere la meglio.
Fondamentale per la nostra Commissione è stato il recepimento della richiesta, da più di un anno inoltrata, di riconsiderare gli indicatori di coerenza , attraverso un lavoro di valutazione di tutto ciò che determina una minor redditività ed un minore utilizzo delle attrezzature. Questo è stato rivalutato all’interno di ogni Studio e dovrebbe permettere una più corretta definizione della valutazione fiscale dei contribuenti. Importante anche sottolineare come un super ammortamento legato ad acquisto di nuovi macchinari o strumentazioni sia completamente sterilizzato, cioè non influente, ai fini della coerenza e della normalità.
Per tutto ciò che riguarda i correttivi congiunturali, nulla è cambiato rispetto all’anno precedente.
Dalla Commissione degli Esperti è salito un plauso a tutto l’apparato SOSE per il lavoro svolto e per la risposta che ancora una volta, attraverso un confronto ed un condivisione di intenti, si è raggiunta. Un elogio comune è stato riservato al Presidente dr. Brunello per il lavoro svolto e , alla fine dei lavori, le Professioni si sono riservate l’inoltro al Ministero dell’Economia e Finanze di un documento che vuole perorare la causa degli Studi di Settore che ancora oggi rischiano di essere messi in cantina. Il documento, che sarà presentato a giorni, porrà in evidenza come gli Studi abbiano, dal 1995 in poi, contribuito a far emergere il sommerso, a costruire una compliance fra Istituzione finanziaria e contribuente e ad aumentare il gettito fiscale attraverso una più razionale e coscienziosa dichiarazione fiscale.