Operatore all’assistenza veterinaria: anche il SIVeMP scende in campo

11/11/2016
.

Interessato all’accoglimento del ricorso con il quale la FNOVI ha impugnato la Delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna che ha sancito l’approvazione della nuova qualifica di "Operatore all'Assistenza veterinaria", il Sivemp è intervenuto ad adiuvandum nel procedimento già pendente dinanzi al TAR dell’Emilia Romagna, sede di Bologna.
Con l’intervento del Sindacato, che pure ha impugnato a sua volta gli stessi provvedimenti amministrativi, ne esce certamente rafforzata la massa critica che si vuole opporre alla legittimità della delibera impugnata.
La camera di consiglio per la discussione del ricorso depositato dalla Federazione è stata fissata per il prossimo 15 novembre.

Il Sivemp, premessa una riflessione sulla sua legittimità ad agire, ed esaminato il quadro normativo che ritiene violato, ha sviluppato i propri motivi di impugnazione che, come già sostenuto dalla FNOVI, si fondano sulla valutazione che la Regione Emilia Romagna nell’emanare la DGR impugnata ha travalicato le competenze attribuitale, individuando e validando una qualifica professionale quale quella dell’operatore all’assistenza veterinaria le cui capacità e conoscenze (individuate e dettagliate nell’allegato A) della DGR) sono invece quelle specifiche del medico veterinario e derivano dal corso di laurea in medicina veterinaria.
Con il proprio ricorso la Federazione ha richiesto che il TAR disponga la sospensione degli atti impugnati. Nel caso che un soggetto ottenesse la qualifica di “assistente operatore veterinario”, pur in mancanza di un identificato percorso formativo e senza iscrizione al relativo Ordine dei veterinari, si realizzerebbe un insanabile conflitto di ruoli e competenze, ponendo da subito i professionisti medici veterinari in condizioni di subire una concorrenza illegittima.
Nel proprio ricorso la Federazione ha poi sottolineato che l’interesse pubblico sotteso al sistema dell’affidamento sociale nelle competenze delle professioni regolamentate, esporrebbe la collettività al grave rischio di essere posta in balìa di operatori non qualificati. È solo il medico veterinario ha poter assicurare idonee prestazioni mediche e farmacologiche al mondo animale, garantendo anche la salubrità della filiera dell’alimentazione destinata al consumo umano e che utilizza prodotti di origine animale.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
FNOVI!
iscriviti alla newsletter di