Farmaci veterinari: la FNOVI in audizione al Senato
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Farmaci veterinari: la FNOVI in audizione al Senato
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È calendarizzata per il pomeriggio di oggi 1 febbraio l’audizione della Federazione Nazionale dei Medici Veterinari dinanzi alla 12° Commissione permanente (Igiene e Sanità) del Senato della Repubblica. L’audizione informale verterà sull’esame di due proposte di modifica all'articolo 10 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, in materia di uso di medicinali in deroga per il trattamento veterinario di animali non destinati alla produzione di alimenti.
La Federazione è chiamata ad esporre le proprie osservazioni, ed eventuali rilievi, in merito alla proposta n. 540 (AMATI) nonché alla n. 499 (DE POLI).
La proposta 540 (AMATI) prevede che l'uso in deroga di medicinali sia subordinato non solo all'assenza di medicinali veterinari autorizzati per la cura di una determinata affezione - come stabilito dalla norma vigente -, ma anche all'assenza di molecole attive, registrate ed autorizzate in medicina veterinaria, con eccipienti e con vie di somministrazione ritenute idonee dal medico veterinario responsabile per la cura della patologia.
Inoltre, il ricorso il ricorso ai medicinali per uso umano o a medicinali veterinari autorizzati in un altro Stato membro dell'Unione europea non viene più subordinato alla mancanza (in base alla valutazione del veterinario responsabile) di medicinali veterinari autorizzati in Italia per l'uso su un'altra specie animale o per un'altra affezione della stessa specie animale; il ricorso ad un medicinale veterinario "preparato estemporaneamente da un farmacista in farmacia" viene subordinato alla sola ipotesi di mancanza (in base alla valutazione del veterinario responsabile) di medicinali per uso umano, mentre la norma vigente subordina tale ricorso all'ipotesi di insussistenza di tutte le precedenti possibilità di uso in deroga summenzionate.
La proposta 499 (DE POLI) prevede che l'animale interessato possa essere trattato: in via principale, con un medicinale veterinario autorizzato in Italia su un'altra specie animale o per un'altra affezione della stessa specie animale; in via subordinata, solo ove non presente la suddetta tipologia di farmaco principale, con un medicinale autorizzato per l'uso umano dietro prescrizione medico veterinaria non ripetibile oppure con un medicinale veterinario autorizzato in un altro Stato membro della UE conformemente a misure nazionale specifiche, per l'uso nella stessa specie o in un'altra specie per l'affezione in oggetto, ovvero per un'altra affezione.
Come possibilità residuale, qualora manchi sia la tipologia di farmaco principale sia le tipologie utilizzabili in subordine rispetto alla prima, anche il disegno di legge n. 499 prevede che si possa fare ricorso ad un medicinale veterinario "preparato estemporaneamente da un farmacista in farmacia".