Cascata e farmaci veterinari generici: audizione in Senato della FNOVI

02/02/2017
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Mercoledì 1 febbraio u.s. si è tenuta l'audizione in Senato che ha coinvolto la FNOVI la quale è stata interpellata dalla Commissione Igiene e Sanità in merito alle due proposte di modifica dell'art 10 del D.Lvo 193 del 2006 relativo all'uso in deroga dei medicinali veterinari per animali non DPA.
La FNOVI, presente con la Coordinatrice del proprio Gruppo di Lavoro sul farmaco, Raffaella Barbero, già da tempo si è occupata di approfondire le motivazioni dell'elevato costo del farmaco veterinario, impulso da cui sono nate le proposte di modifica dei Senatori. L’elevato prezzo del farmaco veterinario infatti causa una difficoltà di accesso alla terapia, in particolare per le patologie croniche, fino a rendere difficile sostenere il rispetto dello status di essere senziente dell’animale e il rispetto del sentimento della nostra società per gli animali. La FNOVI pertanto ha apprezzato lo sforzo nel cercare di alleviare, almeno in parte, i costi a volte gravosi cui sono sottoposti i proprietari degli animali così come le strutture di ricovero, tuttavia ha sottoposto alla Commissione alcuni spunti di riflessione da valutare attentamente.

Tra le questioni più salienti si è dibattuto del nuovo Regolamento Europeo sul Farmaco Veterinario la cui bozza si trova attualmente al vaglio ed alla revisione congiunta della Commissione Europea. Tale Regolamento prevede di normare l’uso dei medicinali in deroga per il trattamento veterinario di animali sia destinati al consumo di alimenti per l’uomo sia per gli animali da compagnia. La bozza del nuovo Regolamento, allo stato attuale della rilettura prevede infatti una modifica sostanziale della “cascata” prevista per l’uso in deroga pertanto risulta doveroso effettuare opportune considerazioni in merito alla possibilità di effettuare modifiche al Decreto Legislativo n. 193 del 2006 vista l’imminenza del Nuovo Regolamento Europeo che potrebbe modificare nuovamente le procedure di scelta del farmaco.
Ulteriore momento di discussione ha visto il dibattito convergere sul fenomeno dell'antibioticoresistenza, data la sempre più crescente portata del fenomeno. La FNOVI ha raccomandato in ogni caso cautela nell’utilizzo di farmaci ad uso umano, in particolar modo gli antibiotici. Parte delle problematiche derivanti dall’antibioticoresistenza infatti sono difficilmente controllabili a causa dell’utilizzo di principi attivi ad attività antimicrobica comuni sia alla medicina veterinaria che alla medicina umana. Secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, gli antibiotici ritenuti di importanza critica per l’uomo (CIA) sarebbero pertanto da considerarsi a rischio ed andrebbe normato diversamente il loro utilizzo. In questo ambito, un accesso diretto al farmaco ad uso umano potrebbe non essere una strategia ottimale.
La seduta si è conclusa discutendo alcune possibilità per diminuire il costo dei farmaci. Alcune specialità medicinali veterinarie infatti sono confezionate per quantitativi che possono rivelarsi sovradimensionati rispetto alle dimensioni del paziente animale, alla sua specie e alla durata del trattamento. Frequentemente il proprietario si ritrova con rimanenze di medicinali veterinari, che vanno sprecate, che aumentano il rischio di polluzione ambientale e soprattutto il rischio di cure fai da te, o sul proprio cane o su quello di parenti e amici. Per contenere la spesa sulle terapie degli animali da compagnia, un rimedio potrebbe realizzarsi nel consentire al Medico Veterinario curante di dispensare ai proprietari dei pazienti in cura i singoli blister, anziché l'intera confezione del prodotto medicinale. La Commissione stessa ha avanzato l'ipotesi di far dispensare dal Medico Veterinario l'intera terapia per il paziente e non più solo la prima parte.
Da ultimo la Commissione si è dimostrata molto interessata ai farmaci equivalenti la cui diffusione dovrà essere incoraggiata ed implementata rendendoli più facilmente riconoscibili dal pubblico.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
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