Il testo del nuovo Codice Deontologico

21/04/2017
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L'editoriale del Presidente Fnovi nel numero di marzo di 30giorni si conclude così: "Il codice deontologico è di tutti noi medici veterinari, un bene di interesse superiore. È il nostro miglior biglietto da visita nella società civile.Trattiamolo con cura." Il CN riunito a Giardini Naxos ha approvato all'unanimità la versione aggiornata del Codice al termine di una discussione molto partecipata. 
Sono stati aggiunti nuovi articoli, alcuni sono stati riscritti e altri sono stati riuniti, sono state aggiunte anche alcune note di approfondimento ritenute opportune per meglio descrivere determinati passaggi senza appesantire il testo del Codice Deontologico.

Come biglietto da visita definisce bene una professione che deve affrontare situazioni spesso complesse, composta da medici veterinari che in nessun caso abusano del proprio status professionale e svolgono l'attività professionale in adeguate condizioni psico fisiche (art.7).
Dovere del medico veterinario sia pubblico che privato è garantire prestazioni professionali qualificate in conformità all'abilitazione di Stato e nel rispetto della fede pubblica di cui gli Ordini risultano depositari (art.8)
Il professionista dovrà curare costantemente e per tutta la vita professionale la sua preparazione, aggiornandosi non solo per doverne dare evidenza in caso di procedimenti per negligenza o cattiva pratica professionale. (art.10) e nella sua attività professionale difenderà la propria libertà da pressioni o condizionamenti esterni e imposizioni di carattere commerciale.
Il MV deve attenersi alle conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici della professione e non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura.
Il MV deve essere promotore della cultura della legalità (art. 12).
L'obbligo di riservatezza viene superato in caso di qualsiasi circostanza che possa configurare un rischio per la salute pubblica e / o per la salute e il benessere degli animali. (art.13)
Gli articoli seguenti definiscono il corretto approccio nelle situazioni di emergenza, nelle calamità naturali, ma anche nel quotidiano rispetto degli obblighi fiscali e previdenziali, nella gestione della PEC e nell'ambiente di lavoro.
Un ambiente popolato da colleghi sui quali il professionista deve astenersi dall'esprimere giudizi o dall'avviare azioni suscettibili di nuocere alla loro reputazione, senza fondato motivo.(art.18).

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
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