Anche gli Ordini professionali coinvolti dalla disciplina dello split payment

21/06/2017
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Lo split payment o ‘scissione dei pagamenti’ è una forma di liquidazione IVA che prevede che nei rapporti tra aziende o professionisti e la Pubblica Amministrazione sia quest'ultima a contribuire l'imposta relativa alla transazione. Questa procedura inclusa nella Legge di Stabilità 2015, devia dalla regola generale secondo cui l'IVA viene addebitata in fattura al cliente e poi versata alle casse dell'Erario dal fornitore di beni e servizi ed impone invece che sia la Pubblica Amministrazione a farlo direttamente.
Dopo che una prima risoluzione dell’Agenzia delle Entrate aveva espressamente previsto l’esclusione da questa disciplina per gli Ordini/Collegi Professionali e le loro Federazioni/Collegi/Consigli Nazionali, a rendere più pesante l’impatto della manovra vi è un sensibile allargamento della platea dei soggetti destinatari. Il nuovo comma 1 dell’articolo 17-ter del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 comprende infatti tutti i soggetti di cui all'articolo, 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e, tra questi, figurano gli enti pubblici economi quali gli organismi ordinistici.

In una nota diramata in argomento la FNOVI, nell’informare che sarà un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, in corso di emanazione, a stabilire le modalità di attuazione delle nuove norme,  comunica che “è stato già richiesto, nelle competenti sedi istituzionali il differimento degli obblighi derivanti dalla nuova disciplina, in modo da lasciare agli Ordini territoriali il tempo necessario per adeguare le procedure amministrative e gestionali necessarie a tal fine”.
La nota prosegue informando che la FNOVI “provvederà comunque nei prossimi giorni ad inviare disposizioni operative che possano fornire un valido aiuto per l’ennesimo adempimento”.
Nella sua comunicazione Penocchio ha stigmatizzato l’iniquità dell’allargamento agli organismi ordinistici della manovra e ciò “in quanto gli Ordini Provinciali non sono a carico dello Stato e con risorse economiche limitate, a carico degli Ordini professionali e delle loro Federazioni”.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
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