Ed ha aggiunto “La nostra professione è già stata sciaguratamente differenziata: in certe Regioni il Servizi veterinari non esistono, in altri sono gestiti da “non veterinari”". Sulla qualificazione del personale ha parlato di “regionalismo creativo delle regioni che si inventano nuovi profili, che nelle intenzioni dovrebbero sostituire i medici veterinari e costare meno, coadiuvati da un sistema universitario altrettanto creativo che si inventa lauree improbabili”.
Quanto alla carenza di personale medico veterinario nel SSN ha detto che “senza i medici si chiudono gli ospedali, senza medici veterinari vengono meno le azioni di controllo ed eradicazione delle malattie infettive, comprese le zoonosi e le garanzie di sicurezza alimentare”.
Ha concluso auspicando “di leggere nel Piano una parte che riguardi la prevenzione e la sanità pubblica veterinaria”.