autoprescrizione
Domanda nr.:
310
Inserita il:
Lunedì, 24 Marzo, 2014
Domanda:
Confrontando la risposta data alla faq 303 e ciò che viene detto nella nota allegata, sembra esista una evidente contraddizione in merito alla possibilità per un medico veterinario zooiatra, senza ambulatorio, di potersi autoricettare con la triplice (RNRT) un farmaco uso umano in deroga ex art.11 - D.Lvo 193/2006 ad animale DPA. Ai sensi della medesima (nota) viene infatti negata tale possibilità, quindi niente autoprescrizione con la "triplice". Rimane dunque per un veterinario zooiatra la possibilità: o di ricettare direttamente l'"umano" al proprietario; oppure autoricettarsi un farmaco uso umano utilizzando altre tipologie di ricette, autointestandosele e scrivendo sopra autoprescrizione. La procedura per poter acquisire il farmaco umano sarebbe ad ogni buon conto questa visto che di autoprescrizione la norma non ne parla?
Risposta:
La risposta alla faq 303 datata 26/2/2014 si riferiva alla nota del Ministero emanata allora in risposta ad un quesito FNOVI (nota 11092/2011). In base a tale nota il veterinario zooiatra che operi su un animale DPA può auto prescriversi il farmaco ad uso umano con RNRT nel rispetto degli articoli 10 e 11. In data 2/2/2012 per la medesima situazione il Ministero nega tale possibilità.
Il problema non è la FAQ ma le due note ministeriali che sembrano contraddirsi.
Per quanto riguarda l’assenza di specifica dell’autoprescrizione nel DLgs 193/06 si precisa come la prescrizione sia una certificazione emessa dal veterinario che attesta che un certo soggetto ha diritto ad acquisire un farmaco e con cui ne autorizza l'acquisto. Senza tale autorizzazione tale soggetto non avrebbe diritto a detenere il farmaco in quanto la legge glielo vieterebbe (obbligo di prescrizione).
Se il soggetto che ha necessità e quindi diritto ad acquisire il medicinale é lo stesso veterinario prescrittore si ha un'autoprescrizione.
Il decreto legislativo 193 non specifica la cosa perché la questione superflua in quanto non esiste una legge (ci mancherebbe) che vieta di prescrivere a sé stessi.