SISMA, EMERGENZA VETERINARIA NELLE AREE COLPITE
SISMA, EMERGENZA VETERINARIA NELLE AREE COLPITE
Una task force di professionisti volontari che nelle ultime ore ha garantito un’assistenza costante agli animali presenti nelle aree colpite dal sisma dello scorso 24 agosto: la Federazione Nazionale dei Medici Veterinari (FNOVI), rende noto l’impegno che in queste ore, attraverso il presidio dell’Ordine Provinciale di Ascoli Piceno e Fermo e di quello di Rieti, in collaborazione con le ASL e il Centro di Coordinamento della Protezione Civile, sta attraversando le zone terremotate del Centro Italia. Tra le principali azioni messe in campo c’è l’assistenza ai numerosi cani che, da giorni e senza sosta, stanno partecipando alle ricerche. Cure anche e soprattutto per gli animali che hanno subito conseguenze in seguito ai crolli provocati dal sisma. “ I nostri colleghi direttamente impegnanti in queste aree - spiega Gaetano Penocchio, Presidente della FNOVI – ci riferiscono che sono veramente tanti gli animali presenti nelle zone terremotate. In particolare, fondamentale è il lavoro dei cani che, sotto il coordinamento delle unità cinofile, stanno contribuendo al recupero dei dispersi. Numerosi anche gli animali da affezione che vagano tra le macerie o che sono rimasti intrappolati dopo la scossa. In molti casi questi ultimi rappresentano l’unico affetto rimasto agli sfollati. Per questo è importante non allontanarli dall’area”. Costante inoltre l’attività di assistenza da parte dei medici veterinari nei confronti del bestiame presente nelle aree montane, al brado o all’interno di stalle che sono state lesionate dal sisma. Infine i controlli alimentari: “I nostri professionisti – spiega ancora Penocchio – stanno supportando le varie organizzazioni presenti sul territorio per il controllo degli alimenti che saranno stoccati, preparati e distribuiti agli sfollati e ai soccorritori presenti”.
La Fnovi ha attivato uno specifico contocorrente finalizzato a raccogliere risorse da destinare ai colleghi colpiti dal sisma: “Siamo vicini a queste popolazioni e ringraziamo di cuore i nostri colleghi che si stanno adoperando con tanta professionalità e dedizione. La speranza è che le nostre competenze possano in qualche modo contribuire ad alleviare, per quanto possibile, le sofferenze di tutti”.
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