Martedì, 24 Gennaio, 2017

UN PIANO DI AIUTI E RILANCIO PER LE COMUNITÀ COLPITE DAL SISMA

 

"È arrivato il momento di pensare ad un piano organico di aiuto e rilancio per le aree del sisma. Se parliamo di animali e di alimenti, i Medici Veterinari sono gli attori principali". La neve, poi il terremoto, poi ancora la neve, non c'è tregua né pace per l'Italia centrale ed anche i Medici Veterinari, presenti da settimane nei territori soggetti alla perdurante emergenza, lanciano l'allarme e avanzano una richiesta: piano di sostegno e sviluppo per le comunità che vivono dell'economia montana e pedemontana e coinvolgimento della categoria medico veterinaria. "È necessario pensare anche al domani, quando la terribile emergenza sarà superata - spiega il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani (Fnovi) Gaetano Penocchio - Per questo occorre un progetto complessivo d'intervento che risponda all'oggi ma che sia utile alla futura ricostruzione del tessuto socio economico di quelle aree". Una ricostruzione che dovrà fare i conti con situazioni, adesso, sempre più difficili e con un presente fatto di incertezze e dolore. I professionisti sono alle prese con contesti molto pesanti, "sto raccogliendo - dice sempre il Presidente Penocchio - le richieste di colleghi che si trovano ad operare in condizioni davvero estreme di fronte alle quali i medici veterinari hanno comunque reagito come sempre, con competenza e disponibilità, che si tratti di liberi professionisti, di veterinari ASL o appartenenti  agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali".

                Molte stalle e fienili sono crollati parzialmente o completamente, con decesso di capi di bestiame, isolamento delle aziende a causa delle difficoltà registrate nella pulizia delle strade, mancata erogazione di energia elettrica, complesso approvvigionamento, sia di foraggio che idrico a seguito delle gelate, allevamenti che non hanno potuto conferire il latte per la trasformazione e che è andato quindi distrutto: elementi di un quadro che appare sempre più  preoccupante e che vede tuttavia l'attività dei medici veterinari costante e quanto mai imprescindibile.  Nelle province di Rieti, Teramo, Ascoli, Perugia e Pescara i professionisti sono impegnati in una serie di azioni diverse e di ampio respiro come, oltre al soccorrere gli animali in precarie condizioni di salute, le macellazioni d’urgenza di bovini a seguito dei crolli, la gestione del bestiame e l'assegnazioni di foraggi. Al momento sembra difficile compiere una valutazione precisa di tutti i danni "ma certamente molte aziende difficilmente potranno sopravvivere senza aiuti esterni, per questo noi medici veterinari siamo ancora in prima linea, durante l'emergenza attuale, ma pronti anche sostenere  la ripresa complessiva di quelle comunità", conclude Penocchio.

                                                                                              Ufficio Stampa

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