Analisi di laboratorio in allevamento ed in strutture aperte al pubblico gestite da mangimifici

Analisi di laboratorio in allevamento ed in strutture aperte al pubblico gestite da mangimifici

La FNOVI fa seguito alla denuncia presentata ai NAS e segnala al Ministero episodi abuso di professione.
Il Presidente della FNOVI con una recente nota indirizzata al Ministero della Salute ha denunciato nuovamente l'esistenza di laboratori "fai da te" e di laboratori attivati nel contesto ed al servizio di attività commerciali ed ha auspicato un intervento correttivo concordato con il Ministero della Salute
La FNOVI fa seguito alla denuncia presentata ai NAS e segnala al Ministero episodi abuso di professione.
Il Presidente della FNOVI con una recente nota indirizzata al Ministero della Salute ha denunciato nuovamente l'esistenza di laboratori "fai da te" e di laboratori attivati nel contesto ed al servizio di attività commerciali ed ha auspicato un intervento correttivo concordato con il Ministero della Salute che, come la FNOVI, "persegue strutture sanitarie in grado di garantire qualità, indipendenza e imparzialità, libertà da pressioni indebite, commerciali e finanziarie".
"Questa intollerabile situazione - continua Gaetano Penocchio - di fatto autorizza “strutture veterinarie sui generis” al commercio di “prestazioni professionali sui generis” eseguite “in locali non autorizzabili, da non professionisti”, soggetti che fanno abuso della professione di medico veterinario, medico, biologo, chimico e tecnico di laboratorio biomedico. Spesso queste prestazioni vengono erogate a clienti di mangimifici come benefit all’acquisto di mangimi. La professione veterinaria non è più disposta ad osservare situazioni quali quella rappresentata e si propone di attivare ogni canale di tutela dei cittadini prima ancora che dei professionisti”.
La FNOVI è quindi a richiedere un incontro su quanto in discussione, anche ai fini di identificare, congiuntamente al Ministero della Salute, interventi correttivi che ritiene indifferibili ed urgenti.
In allegato il testo della nota indirizzata al Ministro della Salute.