Il patrocinio della FNOVI all’Anagrafe Nazionale Felina

Il patrocinio della FNOVI all’Anagrafe Nazionale Felina

Si terrà oggi a Milano - Palazzo Giure Consulti, Piazza Mercanti – la Conferenza stampa di presentazione dell’Anagrafe Nazionale Felina. Prevista la partecipazione della dr.ssa Carla Bernasconi, Vice Presidente FNOVI ( Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) nonché Presidente Ordine dei Medici Veterinari di Milano.
La cultura del rispetto animale ha portato la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) a patrocinare l’Anagrafe Nazionale Felina dell’ANMVI, che ha il grande pregio di essere nazionale. Una criticità pregressa delle anagrafi canine regionali infatti è proprio la mancanza di un collegamento interregionale che permetta di esperire ricerche al di fuori del territorio locale e che dia al medico veterinario una piena accessibilità al dato.
L’Anagrafe Nazionale Felina è un servizio molto importante. Non è comprensibile che alcuni milioni di animali d’affezione oggi non abbiano una anagrafe, rimangano al di fuori di ogni controllo demografico e al di fuori di soluzioni di monitoraggio e rintraccio.
Il gatto è un animale ormai molto diffuso e presente nei contesti urbani, anche in una grande città come Milano. Nell’ottica di una detenzione responsabile, i medici veterinari sono sicuramente il riferimento più importante, tanto più in una realtà come quella della Lombardia, dove già esiste una anagrafe canina, e dove i proprietari avvertono la necessità di registrare anche i gatti.
Ben venga dunque una anagrafe felina privatistica che introduca il concetto dell’identificazione e della registrazione del gatto, in attesa di una norma nazionale, la cui occasione potrebbe essere la riforma della Legge 281/91, all’esame del Parlamento.
Sarebbe auspicabile una anagrafe felina obbligatoria e pubblica. La FNOVI, in audizione parlamentare, si è espressa a favore dell’istituzione dell’anagrafe dei gatti. Ancora più che per ragioni di prevenzione del randagismo per motivi di affezione e di responsabilità, per collegare il gatto ad un proprietario identificabile e identificato.
La FNOVI, come custode e garante della deontologia professionale, ricorda che è un dovere del medico veterinario incoraggiare il possesso responsabile, far comprendere l’importanza della prevenzione veterinaria e promuovere l’identificazione con microchip. D’altra parte, l’inoculazione del microchip è un atto medico veterinario come pure la certificazione dell’avvenuta identificazione e registrazione, una prestazione che attesta la relazione giuridica fra l’animale da compagnia e un proprietario certo, che si assume l’onere e la responsabilità della detenzione del suo gatto.