Tesi di laurea vietata alle donne: proteste a Veterinaria

Commento del Presidente sull\'articolo sul Corriere della Sera
11/03/2008
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Il Corriere della Sera di oggi - 11 marzo - in un articolo pubblicato in tutta evidenza titola: “Tesi di laurea vietata alle donne, proteste a Veterinaria. Una prof: solo candidati maschi, sono più forti". Sulla vicenda il Presidente FNOVI ha così commentato
“La professione, in particolare nel settore degli animali da reddito, è dura e certamente impegnativa da un punto di vista fisico, ma è alla portata di tutti i professionisti preparati.

Il Corriere della Sera di oggi in un articolo pubblicato in tutta evidenza titola “Tesi di laurea vietata alle donne, proteste a Veterinaria. Una prof: solo candidati maschi, sono più forti. Ma le colleghe: basta con i pregiudizi.” Una docente avrebbe sconsigliato ad una studentessa una tesi di ricerca che prevedeva l’effettuazione di prelievi e necroscopie su bovini.
La Facoltà di veterinaria è quella di Torino dove, si legge, le donne rappresentano oltre il 70% degli studenti e dove numerosi docenti sono donne.
Sulla vicenda il Presidente FNOVI ha così commentato:
La professione, in particolare nel settore degli animali da reddito, è dura e certamente impegnativa da un punto di vista fisico, ma è alla portata di tutti i professionisti preparati. I valori che ci indirizzano verso i diversi settori della nostra attività professionale sono altri e non devono essere condizionati dal genere. Ma forse,ancora una volta, ci troviamo di fronte ad un modo superficiale di riportare notizie che riguardano la nostra professione".
Come richiesto dall’evoluzione della professione, la Federazione sta avviando un riflessione su questa tematica; percorso che, tra le altre iniziative, prevede la istituzione di un Comitato per le Pari Opportunità, che avrà come interlocutore anche il relativo dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di attuare e sviluppare concretamente la cultura di genere nelle libere professioni con l’obiettivo di valorizzare l’apporto delle donne”.

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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