Una nuova ordinanza ministeriale per la tutela dell’incolumità pubblica da aggressioni di cani

09/09/2013
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Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 209 del 6 settembre è entrata in vigore l’Ordinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani del Ministero della Salute che reitera per la terza volta l'Ordinanza con carattere di "urgenza". Il testo pubblicato introduce nuovi e più restrittivi obblighi a carico dei proprietari di cani.
In modo particolare è previsto doversi “utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni“. Obbligo di portare con sé anche la museruola che va però utilizzata nel caso di situazioni di rischio per l’incolumità pubblica.

Obblighi particolari anche nel caso delle mutilazioni. In particolare bisognerà rispettare i divieti che derivano dall’applicazione della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, a sua volta recepita con legge dello Stato nel 2010. Ad ogni modo gli interventi chirurgici potranno essere effettuati ma previa certificazione del veterinario. Imposto anche il divieto di addestrare, nonché di selezionare, cani con il fine di esaltarne l’aggressività. Responsabilità civile e penale per i proprietari, e limitazioni sul possesso di un animale per particolari categorie di persone.
L’articolo 3 del provvedimento stabilisce nel dettaglio alcuni compiti dei servizi veterinari. A seguito di morsicatura o aggressione essi attivano un percorso mirato all'accertamento delle condizioni psicofisiche dell'animale e della corretta gestione da parte del proprietario. I servizi veterinari, in caso di rilevazione di rischio elevato, stabiliscono le misure di prevenzione e la necessità di una valutazione comportamentale e di un eventuale intervento terapeutico da parte di medici veterinari esperti in comportamento animale e detengono un registro aggiornato dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività.
Vengono, tra l’altro, istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani, in conformità al decreto ministeriale 26 novembre 2009, con rilascio di un attestato di partecipazione, il patentino. I percorsi formativi sono organizzati dai comuni congiuntamente ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, i quali possono avvalersi della collaborazione dei seguenti soggetti: ordini professionali dei medici veterinari, facoltà di medicina veterinaria, associazioni veterinarie e associazioni di protezione animale. Il comune, su indicazione del servizio veterinario ufficiale, individua il responsabile scientifico del percorso formativo tra i medici veterinari esperti in comportamento animale o appositamente formati dal Centro di referenza nazionale per la formazione in sanità pubblica veterinaria, istituito presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna.
Il veterinario libero professionista dovrà informare i proprietari di cani in merito alla disponibilità di percorsi formativi e, nell'interesse della salute pubblica, segnalare ai servizi veterinari dell'azienda sanitaria locale la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che richiedono una valutazione comportamentale in quanto impegnativi per la corretta gestione ai fini della tutela dell'incolumità pubblica.
I proprietari dei cani inseriti nel registro degli animali a rischio sono tenuti a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane e applicare sempre al cane, quando si trova in aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, sia guinzaglio sia museruola.
L’ordinanza non si applicherà ai cani delle Forze Armate e delle Forze dell’ordine né a quelli delle persone diversamente abili (ad esempio i cani guida per i non vedenti) e a quelli utilizzati dai pastori nella conduzione delle greggi.
 

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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