Recuperare farmaci umani, anche scaduti, da utilizzarsi sui cani ospitati in canile? FNOVI riceve i chiarimenti richiesti

Canile di Calvatone (CR)
14/03/2014
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Fra le tante segnalazioni che ogni giorno raggiungono gli uffici della Federazione aveva fortemente stupito quanto espresso in una pagina web che pubblicava un annuncio dei gestori del canile di Calvatone (CR) volto a recuperare farmaci umani, anche scaduti, da utilizzarsi sui cani ospitati.
Immediata la reazione della FNOVI che poneva in essere tutte le verifiche possibili per accertare se quanto dichiarato trovava una qualsiasi corrispondenza autorizzativa da parte della ASL competente sul territorio ai fini della gestione di questi farmaci, riferiti in gran parte ad antibiotici, oggetto di donazioni e provenienti da rimanenze di terapie per uso umano.

In caso contrario, sollecitava un intervento urgente di farmacosorveglianza presso la struttura, volto a verificare la tracciabilità del farmaco e il ruolo dei medici veterinari pubblici e/o privati che operano presso il canile.
Nella nota trasmessa al Servizio Veterinario della Regione Lombardia, nonché per conoscenza alla Direttore Generale Sanità Animale e Farmaco Veterinario del Ministero della Salute, si leggeva che “L’annuncio, così come formulato, rende evidente la mancata conoscenza di chi lo ha pubblicato in riferimento non solo alla prescrizione dei medicinali, ma in generale a tutta la normativa che regola l’uso del farmaco veterinario che, primariamente attraverso la sua tracciabilità, si pone a tutela non solo della sanità e del benessere animale, ma anche a quella della salute pubblica”.
Altrettanto tempestiva l’azione degli Uffici preposti alla vigilanza sul territorio i quali hanno informato di aver effettuato un sopralluogo dal quale è emerso che non sono state rilevate non conformità nella gestione dei farmaci e che la responsabilità della gestione del farmaco è affidata in modo corretto ad un Medico Veterinario libero professionista.
È stato inoltre accertato che i responsabili del canile non gestiscono alcun farmaco presso la struttura e si attiveranno per richiedere una adeguata rettifica di quanto pubblicato.
 

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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