Su Mi Manda RaiTre sotto accusa la condotta fiscale dei veterinari

Su Mi Manda RaiTre sotto accusa la condotta fiscale dei veterinari

La Puntata del 17 dicembre c.a di “Mi Manda RaiTre” si occuperà, tra gli altri argomenti, delle segnalazioni di alcuni utenti che lamentano la mancata fatturazione da parte di medici veterinari per le prestazioni svolte. La trasmissione andrà in onda, dalle 10 alle 11, dagli studi Rai di Saxa Rubra.
La replica alle accuse sarà affidata alla Vicepresidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari che, in collegamento dalla sede Rai di Milano, illustrerà la posizione della FNOVI in argomento e fornirà ogni informazione sulle iniziative che l’organismo ordinistico esponenziale della professione del medico veterinario ha messo in campo per contrastare il fenomeno dell’evasione, investendo sulla crescita della consapevolezza sociale dei propri professionisti e prevedendo anche nel Codice Deontologico il dovere di adempimento previdenziale e fiscale.
Il fenomeno dell’evasione fiscale assume nel nostro paese dimensioni molto ampie e in molti settori.
Sebbene nel rapporto Eures i medici veterinari siano tra i professionisti più “virtuosi”, il problema della mancata fatturazione impone a tutte le istituzioni una riflessione attenta, un impegno costante, l’individuazione di obiettivi e di indirizzi di politica fiscale, la concretizzazione di azioni efficaci per contrastare questo fenomeno. Va valutata la possibilità di dare all’utilizzatore finale la possibilità di detrarre nella dichiarazione dei redditi le spese sostenute per la salute degli animali.
Attualmente la disciplina tributaria in Italia penalizza la cura e la salute degli animali. Essa infatti prevede:
• aliquota IVA massima (22%) su prestazioni medico veterinarie rese dai medici veterinari libero professionisti;
• detrazione IRPEF di spese medico veterinarie di fatto risibile (importo massimo recuperabile = 49,06 euro / anno, 19% di quanto supera la franchigia di 129,11 euro, non oltre il tetto massimo di 387,34 euro)
• inserimento in redditometro delle prestazioni medico veterinarie come indice di ricchezza.
L’evasione fiscale costituisce un serio ostacolo alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale. Il professionista che evade le imposte, infatti, riesce ad offrire i propri beni o servizi ad un prezzo più basso rispetto a quello praticato dagli operatori onesti, conquistando artatamente quote di mercato. Il mancato gettito per lo Stato si traduce poi in un inasprimento della pressione tributaria per i professionisti in regola, con conseguenti, ulteriori effetti distorsivi.
Per la FNOVI contrastare l’evasione fiscale significa, quindi, tutelare i professionisti onesti e la loro potenzialità competitiva. Significa, in sintesi, promuovere la crescita economica del Paese.