Piano Nazionale di Sorveglianza per l'Influenza Aviaria relativo all'anno 2015.

Piano Nazionale di Sorveglianza per l'Influenza Aviaria relativo all'anno 2015.

La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, afferente al Ministero della Salute, ha provveduto a trasmettere il "Piano Nazionale di Sorveglianza per l'Influenza Aviaria 2015". Esso dovrà essere portato a termine entro e non oltre il 31 dicembre 2015.
"L’Unione Europea, in considerazione della necessità di individuare precocemente la circolazione di stipiti influenzali aviari, ha ritenuto opportuno predisporre specifiche attività di sorveglianza. Queste misure hanno la finalità di generare informazioni utili per valutare il rischio di epidemie correlate alla presenza di virus influenzali nella fauna selvatica e nei reservoir domestici e, quindi, il rischio che gli stipiti di origine aviaria possono costituire per la salute dell’uomo.
La Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario, predispone, su indicazione del Centro nazionale di Referenza per l’Influenza Aviaria presso l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, il programma di sorveglianza nazionale che annualmente viene sottoposto all’approvazione della Commissione Europea. Il controllo dell’influenza aviaria si basa sulla prevenzione nei confronti dell’introduzione di virus negli allevamenti industriali, sulla identificazione precoce dei focolai e sulla eradicazione della malattia una volta identificata.
Le misure di prevenzione si attuano con l’applicazione rigorosa delle norme di biosicurezza negli allevamenti. Nell’Allegato A dell’ ORDINANZA 3 dicembre 2010, vengono indicate le misure di biosicurezza da applicare e in particolare si identificano requisiti strutturali e norme di comportamento che si devono garantire in allevamento.
Le misure di controllo/eradicazione della malattia una volta accertata la sua presenza sono indicate nella Direttiva 2005/94/CE recepita con il Decreto Legislativo 25 gennaio 2010, n. 9 e si basano sull’abbattimento o la macellazione controllata degli avicoli presenti nelle aziende infette e sul divieto di accasamento delle aziende, accompagnate da misure di restrizione sulla movimentazione degli animali vivi, veicoli e personale all’interno delle aree a rischio. Tale normativa definisce le misure d’intervento sia nei focolai di influenza aviaria a bassa che ad alta patogenicità causate da sottotipi H5 e H7.
Si fa inoltre presente che, per quanto attiene il settore rurale, sono in atto piani mirati di sorveglianza e stringenti misure di biosicurezza ai sensi del DECRETO del Ministro della Salute 25 giugno 2010 recante misure di prevenzione, controllo e sorveglianza del settore avicolo rurale, al fine di prevenire l’eventuale diffusione della malattia a altri allevamenti rurali ma soprattutto al settore industriale."
(Fonte: Ministero della Salute)