Il Tar dà ragione alla Capitaneria di Porto: i controlli nei locali sono legittimi

Il Tar dà ragione alla Capitaneria di Porto: i controlli nei locali sono legittimi

I giudici del Tar di Palermo hanno chiuso la partita e hanno accolto il ricorso presentato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proprio contro l’azienda sanitaria provinciale: i controlli e sequestri da parte della Capitaneria di Porto sono legittimi.
I giudici si sono espressi contro l’ordinanza di archiviazione, assunta dal Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’azienda sanitaria del capoluogo siciliano, del verbale emesso dalla Capitaneria di Porto del luglio del 2013 nei confronti di un titolare di un ristorante.
Sono state annullate nel giudizio anche tutte le successive note con le quali si contestavano i controlli della Guardia Costiera all’interno di ristoranti, pescherie, supermercati e nei mercatini.
I giudici della prima sezione del Tar hanno confermato che la Capitaneria è competente “nell’attività di vigilanza sulla pesca che comprende necessariamente anche quella di tracciabilità del prodotto pescato. Questa attività ben può svolgersi presso i ristoranti presso i quali questo prodotto viene somministrato al pubblico, risultando in tal caso coincidente l’interesse pubblico alla sicurezza alimentare con quello al rispetto alle norme in materia di pesca”.
In argomento anche la FNOVI, alla luce della stretta e inscindibile relazione tra la materia relativa alla etichettatura e quella relativa alla rintracciabilità degli alimenti, nell’evidenziare le possibili ripercussioni sulla individuazione degli organi di controllo nonché la confusione in ordine alle competenze, aveva chiesto al Ministero della Salute un atto di chiarezza.
Oggi è arrivato il pronunciamento del giudice amministrativo.
(Fonte: Giornale di Sicilia)