Antibiotico-resistenza: la FNOVI replica a Radio24

Antibiotico-resistenza: la FNOVI replica a Radio24

“Con sgomento abbiamo ascoltato su Radio 24 nel corso della trasmissione dal titolo “Cuori e denari” del 9 aprile u.s., condotto da Nicoletta Carbone e Debora Rosciani, l’intervista della Prof.ssa Maria Rita Gismondo che ha condiviso con gli ascoltatori le sue allarmanti e generaliste certezze. L’intervistata parla di argomenti che non conosce. Evidentemente l’intervistata attinge le sue informazioni dai suoi “credi” e non dalle fonti ufficiali degli organismi politici e scientifici internazionali che raccontano, in fatto di Antimicrobico Resistenza (AMR) una realtà alquanto diversa da quella che ci è stato dato ascoltare nella trasmissione in oggetto” questo l’incipit di una nota indirizzata alla Redazione di “Radio 24”, la radio de Il Sole 24 ORE.
Un intervento della Federazione per poter controbattere alle dichiarazioni rilasciate da chi ha dato evidenza di non conoscere gli aspetti rilevanti della farmacologia, della cinetica residuale, dell'uso dei farmaci in veterinaria e soprattutto sul lavoro dei servizi veterinari di farmacosorveglianza e sull'attività dei LP che tutelano la salute degli animali (ed dell'uomo).
“Questa Federazione, che da anni si impegna in tema di farmaco veterinario nella consapevolezza che la medicina veterinaria è chiamata in causa non solo in settori come quello della AMR, ma anche in quelli della sostenibilità degli allevamenti e di una visione olistica delle tematiche ambientali e sanitarie che legano il destino dell’uomo a quello dell’animale, pur condividendo le preoccupazioni per la salute pubblica in tema di antimicrobico resistenza, della Prof.ssa Maria Rita Gismondo, ritiene che la trasmissione di Radio 24, nel diffondere le opinioni espresse in relazione alla professione medico veterinaria, al sistema dei controlli, alle reali cause della AMR, alle possibili soluzioni, si sia prestata ad un comportamento allarmistico con accuse gratuite, non corrette, diffamanti e generiche nei confronti della professione medico veterinaria, sia libero professionale che dipendente dal SSN, del sistema sanitario nazionale stesso e dell’operato del legislatore europeo”.