Istituzione di una Facoltà policentrica di Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Palermo

31/10/2006
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Con nota dello scorso 20 ottobre la scrivente Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani è già intervenuta a manifestare il proprio dissenso, la propria ferma contrarietà al progetto di istituire una Facoltà policentrica di Medicina Veterinaria presso l’Ateneo di Palermo.

Roma 31 ottobre 2006



Prot. n. 3558/2006/F/mgt

Ill.mo
Ministro della Università e della Ricerca
On.le Fabio Mussi
Viale Trastevere, 76/A

00153 R O M A


Ill.mo
Ministro della Salute
Sen. Livia Turco
Lungotevere Ripa, 1

00153 R O M A



OGGETTO:
Presentazione progetto “Istituzione di una Facoltà policentrica di Medicina Veterinaria” presso l’Università degli Studi di Palermo - Considerazioni




Con nota dello scorso 20 ottobre la scrivente Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani è già intervenuta a manifestare il proprio dissenso, la propria ferma contrarietà al progetto di istituire una Facoltà policentrica di Medicina Veterinaria presso l’Ateneo di Palermo.

Abbiamo più volte sottolineato come il costante aumento (+3,6% annuo) degli attuali 24.000 iscritti agli Ordini dei Medici Veterinari renda disponibile una forza lavoro esuberante rispetto alle esigenze del Paese; forza più che in grado di assolvere ai compiti oggi richiesti nella cura della salute animale e nella sicurezza degli alimenti di origine animale, essendo invece in buona parte già sotto, male o per nulla utilizzata.

Eppure, ancora una volta, dobbiamo fare i conti con una volontà di offrire ulteriore formazione accademica nel settore della medicina veterinaria attraverso l’istituzione di nuove sedi universitarie, realizzando una insensata moltiplicazione dei corsi di laurea (attualmente sono 14 quelli attivati) che si traduce nella realizzazione di entità didattiche assolutamente non conformi agli standard richiesti dalla Unione Europea.

Ma al di la dei parametri europei, non vi è alcuna opportunità professionale, ma non può esistere nell’attuale contesto alcuna opportunità politica e sociale di attivare nuovi corsi di laurea in medicina veterinaria.

Richiamiamo quindi lo Stato, le Regioni, gli Enti locali, l’Università ad una amministrazione etica delle risorse pubbliche; si esca una volta per tutte dal terzo mondo che gemma facoltà e moltiplica le poltrone.

La Federazione nel censurare l’iniziativa presentata a Palermo lo scorso 21 ottobre, ribadisce la propria volontà a porre in essere tutto quanto sarà nelle propria disponibilità per contrastare l’attuazione di quanto paventato e chiede di essere nel merito sentita.

Auspicando un positivo accoglimento delle nostra richiesta di audizione, ringraziamo per l’attenzione che ci verrà riservata e porgiamo i migliori saluti.

IL PRESIDENTE
(Dott. Gaetano Penocchio)

file allegato

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
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