Obbligatorietà ECM per i liberi professionisti

Obiettivi formativi
21/01/2010
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"Il nuovo sistema di formazione continua in medicina" ha ribadito che il Programma ECM deve ritenersi obbligatorio per tutti gli operatori sanitari dipendenti, convenzionati o liberi professionisti. Con una nota indirizzata a tutti i Presidente delle Regioni e agli Assessorati Regionali alla Sanità il Presidente Penocchio auspica la definizione di accordi o convenzioni – con gli Ordini professionali – che possano consentire ai liberi professionisti di accedere ai programmi formativi regionali e/o aziendali organizzati per i dipendenti.

"Il nuovo sistema di formazione continua in medicina – Accreditamento dei Provider ECM, formazione a distanza, obiettivi formativi, valutazione della qualità del sistema formativo sanitario, attività formative realizzate all'estero, i liberi professionisti" – così come approvato dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano nell’accordo siglato lo scorso 5 novembre 2009 – ha ribadito che il Programma ECM deve ritenersi obbligatorio per tutti gli operatori sanitari dipendenti, convenzionati o liberi professionisti.

Con una nota indirizzata a tutti i Presidente delle Regioni e a tutti gli Assessorati Regionali alla Sanità il Presidente Penocchio ha auspicato la definizione di accordi o convenzioni – con gli Ordini professionali – che possano consentire ai liberi professionisti di accedere ai programmi formativi regionali e/o aziendali organizzati per i dipendenti.

Ha quindi rammentato la modalità operativa prospettata nel documentoIl nuovo sistema di formazione continua in medicina” licenziato dalla Commissione Nazionale ECM in data 4 agosto 2009 il quale prevedeva “attività ECM «gratuite» nell’ambito dei programmi formativi aziendali e/o regionali (in analogia a quelli che le aziende sanitarie rivolgono ai propri dipendenti) da attuarsi anche attraverso quote riservate di iscrizioni (5% - 10%) in favore dei Liberi Professionisti . . . . individuati come tali dagli Ordini, dai Collegi e dalle Associazioni Professionali i quali adotteranno, in tal senso, specifici accordi o convenzioni”.

Pubblichiamo in allegato il testo integrale della nota trasmessa.

La nota della FNOVI

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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