Fare epidemiosorveglianza con il veterinario aziendale

Convocato il “Tavolo dei Presidenti” chiesto dal Consiglio Nazionale
31/03/2010
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Stimolato dalla relazione del Presidente Gaetano Penocchio, il Consiglio Nazionale della FNOVI ha deciso la costituzione di un gruppo ristretto formato da 7 Presidenti di Ordine con il compito di elaborare una definizione operativa del veterinario aziendale.

“Manca un riferimento sanitario aziendale - ha ribadito Penocchio alla platea riunita a Roma il 28 marzo scorso - e la definizione delle competenze professionali del veterinario d’azienda è un obiettivo a tutt’oggi non raggiunto. E’ invece urgente - ha aggiunto - creare un sistema di epidemiosorveglianza credibile che possa contare sulle attività di campo svolte quotidianamente dal medico veterinario in azienda. E non si può più aspettare”.

Il “Tavolo dei Presidenti”, già formalmente convocato dalla FNOVI, vede al lavoro i vertici degli Ordini di Cremona (Pres. Emilio Olzi) Frosinone (Pres. Giovanni Turrizziani), Grosseto (Pres. Roberto Giomini), Mantova (Pres. Angelo Caramaschi), Napoli (Pres. Corrado Pacelli) Perugia (Pres. Sandro Bianchini) e Rieti (Pres. Ettore Tomassetti). Ai lavori parteciperà anche il Consigliere FNOVI Alberto Casartelli.

La FNOVI immagina un sistema nel quale l’allevatore sceglie il medico veterinario che gli dà le migliori garanzie di professionalità. Mentre l’attività di autocontrollo può ritenersi volontaria, quella relativa alla sorveglianza epidemiologica deve essere obbligatoria.

Alle riflessioni che si sono susseguite nel tempo all’interno della professione si dovrà oggi aggiungere quella sulle consulenze aziendali: è di tutta evidenza infatti che le attività previste dalla Misura 114 fanno coincidere il veterinario aziendale con il veterinario di condizionalità.

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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