Apicoltura: soddisfazione per tesi dell’On.le Cova

FNOVI plaude alla mozione accolta dal Parlamento
Comunicato stampa FNOVI
30/05/2014
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Controllare la produzione di miele da un punto di vista sanitario, non solo tecnico agronomico. Questa, in sintesi, la richiesta dell'On.le Paolo Cova, veterinario parlamentare Pd, nella sua mozione discussa alla Camera.
In sintonia con FNOVI, l’On.le Cova ribadisce che “l’uso di pesticidi e insetticidi in agricoltura e alcune malattie e infezioni tipiche sia tema affrontato sempre e solo dal settore agricolo, mentre è strettamente legato a quello sanitario, perché stiamo parlando di insetti che generano un prodotto finale destinato al consumo umano”.

Controllare la produzione di miele da un punto di vista sanitario, non solo tecnico agronomico. Questa, in sintesi, la richiesta dell'On.le Paolo Cova, veterinario parlamentare Pd, nella sua mozione discussa alla Camera. “In sintonia con FNOVI, l’On.le Cova ribadisce che “l’uso di pesticidi e insetticidi in agricoltura e alcune malattie e infezioni tipiche sia tema affrontato sempre e solo dal settore agricolo, mentre è strettamente legato a quello sanitario, perché stiamo parlando di insetti che generano un prodotto finale destinato al consumo umano”.
A questo punto la competenza è a livello sanitario e deve essere ricondotta all’interno dei servizi sanitari veterinari, non solo al solo settore produttivo. Sulla questione interviene Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI, la Federazione dei Veterinari italiani: “Giusto quindi l’auspicio dell’On.Le Cova quando dice che “serve la collaborazione tra veterinari del servizio pubblico e liberi professionisti e con gli apicoltori e le loro associazioni. Le parole d’ordine devono essere prevenzione e profilassi”. “Condividiamo appieno, quindi - dichiara Penocchio - l’affermazione dell’Onorevole Cova, secondo cui ‘se vogliamo arrivare veramente a capire qual è il problema non ci possiamo fermare solamente al tema dell'agricoltura...’ e occorre quindi che l’aspetto sanitario, e con esso l’operatore abilitato, che è il veterinario, venga tenuto nella massima considerazione quale figura che aiuta l’allevatore a fare scelte produttive in armonia con il benessere degli animali, la salubrità degli alimenti e la salute dell’ambiente e non quale mera dispensatrice di farmaci”. I problemi aperti, in questo settore, sono ancora molti, a partire dalla indeterminatezza dei dati disponibili che evidenziano l’importanza dell’aspetto della mozione relativo ai controlli. Dichiara infatti l’On.le Cova “se fino a ora i controlli ricadevano solo e unicamente sotto il Ministero dell'Agricoltura, adesso deve essere anche quello della Salute a occuparsene”.
Sull’organo di informazione di FNOVI, “30Giorni”, si può leggere della grande differenza di dati che si registra a seconda delle fonti.

Fonte: 
Ufficio Stampa
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