Il Ministero della Salute chiede all’Agenzia regionale LAORE di interrompere la divulgazione di informazioni fuorvianti divulgate con le “schede tecniche di apicoltura”

Apicoltura in Sardegna
04/05/2015
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Nelle scorse settimane la Federazione aveva richiesto il ritiro immediato del manuale divulgato dell’Agenzia LAORE Sardegna con il quale erano state divulgate azioni contrarie al mandato della Unione Europea.

Ora la richiesta è stata fatta propria dal Direttore Silvio Borrello – Direzione Generale della Sanità animale e dei Farmaci veterinari – il quale, nell’intimare di interrompere la divulgazione delle suddetta pubblicazione, ha invitato l’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura, Dipartimento per le produzioni zootecniche della Regione Sardegna, a prestare la massima attenzione al fine di divulgare informazioni in accordo a quanto stabilito dalla normativa vigente.
La divulgazione di informazioni fuorviantisi legge nella notaoltre a rappresentare una grave inosservanza della normativa, può comportare ripercussioni negative rilevanti in termini di sicurezza alimentare”.
Il Ministero ha osservato che le schede tecniche divulgate riportano indicazioni che inducono ad erronee interpretazioni e incoraggiano l’utilizzo  in apicoltura di sostanze prive di regolare autorizzazione all’immissione in commercio (A.I.C.), nonché l’uso di medicinali veterinari con modalità difformi da quelle autorizzate.
Con l’occasione la Direzione ministeriale ha evidenziato che “è vietato somministrare agli animali sia sostanze farmacologicamente attive, se non in forma di medicinali veterinari autorizzati ai sensi dell’art. 69 del decreto legislativo n. 193/2016, sia medicinali veterinari non autorizzati all’immissione in commercio ai sensi del decreto medesimo e che è precluso un utilizzo dei farmaci veterinari diverso da quanto previsto nelle prescrizioni imposte con le autorizzazioni rilasciate a norma del suddetto decreto”.
Quanto è accaduto in Sardegna è il risultato di iniziative che tendono ad escludere il Veterinario dalla gestione delle patologie apistiche e del farmaco veterinario, a favore di figure laiche non competenti  ed a scapito degli apicoltori che  risultano così esposti a sanzioni amministrative e provvedimenti penali di estrema gravità.
  

Fonte: 
Ufficio stampa Fnovi
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