Riforma Ordini: il Senato ha approvato DDL Lorenzin

25/05/2016
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E’ stato approvato a grande maggioranza dall’Aula del Senato il disegno di legge “Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale”.
Di particolare rilevanza è l’aspetto di riforma di 31 professioni operanti in sanità, oltre 1.200.000 di operatori, intervenendo sia sul riassetto che sull’ammodernamento della normativa ordinistica vigente che risale al D.Lgs del Capo Provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233, quando gli Ordini furono ricostituiti dopo la Liberazione, essendo stati sciolti durante il ventennio fascista.

Gli Ordini vengono definiti enti pubblici non economici e organi sussidiari dello Stato, con la mission di tutelare gli interessi pubblici connessi all’esercizio professionale, con propria  autonomia patrimoniale, finanziaria, regolamentare e disciplinare, sottoposti alla vigilanza del Ministero della salute, finanziati esclusivamente con i contributi degli iscritti, senza pertanto gravare sulla finanza pubblica.
Si apprezza e si esalta il ruolo di enti preposti alla promozione e assicurazione dell’indipendenza, dell’autonomia delle professioni e dell’esercizio professionale.
Nell’individuare i compiti degli Ordini (la tenuta e la pubblicità degli albi delle rispettive professioni e la verifica del possesso dei titoli abilitanti all’esercizio professionale, la valutazione delle attività di formazione continua) si dispone che essi devono operare garantendo il rispetto di principi fondamentali, quali l’accessibilità e la trasparenza della loro azione.
Si riforma profondamente il procedimento disciplinare al fine di garantire l’autonomia e la terzietà del giudizio disciplinare, prevedendo la separazione della funzione istruttoria da quella giudicante; in ogni regione saranno costituiti appositi uffici istruttori di albo a cui partecipano, oltre agli iscritti  sorteggiati tra i componenti delle commissioni disciplinari di albo della corrispettiva professione, anche un rappresentante estraneo alle professioni medesime, nominato dal Ministro della Salute.
Ora il provvedimento passerà all'esame della Camera dei Deputati.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI
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