Il Servizio Veterinario della Regione Abruzzo chiarisce i limiti all’uso delle strutture mobili

Il Servizio Veterinario della Regione Abruzzo chiarisce i limiti all’uso delle strutture mobili

La FNOVI, che nelle scorse settimane è stata partecipe di un scambio di note con il Presidente dell’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Antonio Carrara, che le aveva fornito lo spunto per sottolineare le carenze riconducibili all’aspetto della strategia, della tutela animale e del rigore scientifico, commenta positivamente quanto espresso dai Responsabili del Servizio di Sanità Veterinaria, igiene e Sicurezza degli Alimenti della Regione Abruzzo che, intervenendo a proposito del Piano PNALM, hanno fornito preziose precisazioni.
Preliminarmente viene contestato all’Ente Parco il mancato rispetto delle raccomandazioni che riguardavano il destino dei cani cosiddetti “inselvatichiti”. Vi è un richiamo quindi alla necessità di offrire garanzie di corretta gestione degli animali: gli animali dotati di microchip dovranno essere restituiti ai proprietari mentre quelli che risultassero non identificati dovranno essere dirottati presso i canili sanitari.
Ma la parte più rilevante riguarda certamente il passaggio nel quale il Servizio Veterinario della Regione chiarisce i limiti all’uso delle strutture mobili. Nella nota si legge infatti che “si ribadisce che non è possibile per la Regione Abruzzo autorizzare automezzi non collegati a strutture medico veterinarie deputate alla cura di animali, idonee a garantire prestazioni di qualità, benessere degli animali e corretta prevenzione delle malattie”.
La nota si conclude sottolineando l’opportunità che la scelta degli ambulatori sia affidata agli Ordini dei medici veterinari ed all’Ente Parco PNALM e non ad Associazioni ONLUS.