Audizione sui farmaci veterinari del Ministero della Salute

Audizione sui farmaci veterinari del Ministero della Salute

Proseguendo nel giro delle audizioni informali sui disegni di legge De Poli e Amati avviate dalla Commissione Sanità e Igiene del Senato, dopo l’incontro con la FNOVI è stata la volta della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari.
Il contenimento della spesa dei medicinali veterinari e l'uso in deroga sono temi "di cui il Ministero della Salute ha piena consapevolezza", ma le proposte in Senato "non risultano in linea con le relative disposizioni europee" e pongono rischi di sicurezza.
Nel corso della sua audizione il Direttore Generale Silvio Borrello ha espresso piena condivisione delle motivazioni di fondo, tuttavia ha precisato che il decreto legislativo 193/2006 di cui si chiede la modifica è di derivazione comunitaria e che "qualsiasi proposta di modifica ad una norma nazionale di recepimento non deve incidere sulla conformità della stessa alla corrispondente disposizione europea".
Il DG Borrello ha evidenziato che le proposte di emendamenti in commento "potrebbero pregiudicare la conformità ai requisiti di sicurezza che regolano l’uso in deroga dei medicinali veterinari” e (richiamando una nota ministeriale, prot. n. 5727 del 29/03/2011, avente ad oggetto. “Uso in deroga di medicinali veterinari”) ha svolto una approfondita disamina tecnica, con esemplificazioni, tese a dimostrare che l’introduzione del concetto di “molecola attiva” in luogo di “medicinale veterinario” rischia di trasformare la “deroga” in “regola”, perché amplia a 360 gradi la condizione per l’accesso all’uso in deroga. "Si lascia al medico veterinario - ha spiegato- la facoltà di utilizzare una sostanza attiva presente in un medicinale umano, ma che non sia mai stata testata in un animale da compagnia, non come estrema ratio, come previsto dal meccanismo della cascata, ma anche come prima scelta".
A proposito poi della problematica legata alla riduzione del costo dei farmaci veterinari, l'audizione ministeriale ha evidenziato che per i medicinali veterinari, contrariamente a quanto avviene per quelli umani rimborsabili in regime di SSN, non esiste alcun meccanismo di regolamentazione dei prezzi, né esiste una norma, come quella citata nelle relazioni introduttive delle due proposte, che preveda l’obbligo per i medicinali generici veterinari di avere un prezzo di vendita inferiore di almeno il 20% rispetto a quello del medicinale di riferimento.
I testi delle audizioni informali rispettivamente depositati dal rappresentante FNOVI, Raffaella Barbero, e dal Direttore Generale Silvio Borrello, sono consultabili nelle pagine on line della 12° Commissione.