Influenza Aviaria ad alta patogenicità: restano le misure straordinarie

Influenza Aviaria ad alta patogenicità: restano le misure straordinarie

La Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari - come preannunciato nella riunione dello scorso 12 febbraio alla quale era presente anche la FNOVI - ha stabilito nuove misure di riduzione del rischio di introduzione dei virus influenzali e sistemi di individuazione precoce dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) negli allevamenti avicoli.
Con il nuovo dispositivo dirigenziale, data la favorevole evoluzione della situazione epidemiologica sul territorio nazionale, comprovata dall'assenza di nuovi focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità nell’anno 2018, ha però revocata l’istituzione della Zona di Ulteriore restrizione (ZUR) mantenendo comunque in vigore misure straordinarie di biosicurezza e di riduzione del rischio di malattia nelle Regioni ritenute ad alto rischio di introduzione del virus influenzale.
Dopo aver individuato, nell’Allegato 1, le Regioni ad alto rischio, il dispositivo elenca le attività vietate che vanno all’allevare il pollame all’aria aperta all’utilizzare per l’abbeveraggio acqua proveniente da serbatoi accessibili anche ai volatici selvatici.
È vietato inoltre stoccare mangimi e lettiere per il pollame in assenza di protezione dai volatici selvatici o da altri animali così come utilizzare uccelli da richiamo degli ordini ‘anseriformi’ e ‘caradriformi’.