Professioni sanitarie, firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi Albi

Professioni sanitarie, firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi Albi

Il 13 marzo scorso il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuto come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia, la c.d. ‘Legge Lorenzin’.
Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell'Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Tali albi si aggiungono a quelli già preesistenti dei Tecnici sanitari di radiologia medica e degli Assistenti sanitari. Si completa in tal modo il quadro normativo per tutte le 22 professioni sanitarie, ognuna delle quali avrà un Ordine di riferimento.
Un traguardo, atteso da dodici anni, che rappresenta un altro tassello di riforma per tutto il sistema sanitario nell'ottica di una sempre maggiore valorizzazione del ruolo delle professioni sanitarie e, contestualmente, di una migliore tutela del diritto alla salute dei cittadini.
In dirittura d’arrivo è anche il decreto attuativo previsto dalla Legge Lorenzin finalizzato a definire le procedure per la composizione dei seggi elettorali, per l’indizione delle elezioni, per la presentazione delle liste, per lo svolgimento delle operazioni di voto e le modalità di conservazione delle schede.
Si è infatti concluso in un clima di grande collaborazione la fase di consultazione avviata dal Ministero della Salute che ha ascoltato con attenzione e interesse tutte le proposte delle Federazioni delle professioni sanitarie.
Per quanto risultasse condivisa l’impostazione di fondo della bozza di testo elaborata dal Ministero, la FNOVI ha presentato una serie di osservazioni al fine di migliorare e semplificare la partecipazione democratica al momento di rinnovo dei Consigli e dei Comitati Centrali, tenendo conto anche delle peculiarità delle diverse professioni coinvolte.