Rischio clinico: presentato il nuovo sistema nazionale per le linee guida

Rischio clinico: presentato il nuovo sistema nazionale per le linee guida

Un manuale metodologico, un sistema di valutazione, una piattaforma informatica e un sito web. Sono questi gli “ingredienti” principali del nuovo Sistema nazionale linee guida (Snlg) presentato all’Istituto superiore di sanità (Iss). In sostanza, il nuovo (e unico) punto di accesso alle linee guida di pratica clinica valutate dall’Iss, come previsto dalla legge 24/2017 sulla responsabilità professionale, la cosiddetta “Legge Gelli”.
Il sistema è stato sviluppato, e sarà gestito, dal Centro nazionale per l’eccellenza clinica, la qualità e la sicurezza delle cure (Cnec) dell’Iss.
Il sito del Snlg ospita una sezione dedicata alla procedura di valutazione della qualità metodologica e dei contenuti delle linee guida prodotte dai soggetti riconosciuti idonei dal ministero della Salute. È presente, inoltre, la piattaforma informatica attraverso cui questi potranno richiederne la valutazione ai fini della pubblicazione. Ed è pronto anche il manuale metodologico per lo sviluppo delle linee guida di pratica clinica, basato su metodologie validate e riconosciute a livello internazionale.
Attraverso la piattaforma informatica, il sistema consentirà anche la partecipazione di cittadini, associazioni di pazienti, società scientifiche e altri stakeholder. Questi potranno esprimere commenti durante le fasi di consultazione previste per lo sviluppo delle linee guida dell’Iss. Sul sito è presente anche una sezione dedicata alle buone pratiche clinico-assistenziali relative ad aree per le quali non sono ancora disponibili linee guida validate.
"Le linee guida di pratica clinica – ricorda una nota dell’Iss - sono uno strumento di supporto decisionale finalizzato a consentire che, fra opzioni alternative, sia adottata quella che offre un migliore bilancio fra benefici ed effetti indesiderati, tenendo conto della esplicita e sistematica valutazione delle prove disponibili, commisurandola alle circostanze peculiari del caso concreto e condividendola, laddove possibile, con il paziente o i caregivers".
La legge n. 24/2017 (o legge Gelli-Bianco) ha affidato un ruolo fondamentale alle linee guida per la tutela della sicurezza e la qualità delle cure. Essa, infatti, stabilisce che gli esercenti le professioni sanitarie nell’esecuzione delle prestazioni sanitarie debbano attenersi, salve le specificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle linee guida pubblicate nell’Snlg, previa verifica di conformità della metodologia adottata a standard internazionalmente riconosciuti e resi pubblici da parte dell’Istituto stesso.