Rete nazionale sulle emergenze non epidemiche: creazione e sviluppo

Rete nazionale sulle emergenze non epidemiche: creazione e sviluppo

Ovviamente nessuna pretesa di sostituirsi ad enti o strutture esistenti, solo auspici e proposte (accolte e rafforzate dai presenti) per essere soggetto aggregante, perché Fnovi raccoglie tutti i medici veterinari che esercitano la professione. Si è svolto ieri 12 giugno e con queste premesse l’incontro fra i rappresentanti dei diversi assetti, istituzioni e volontariato, della medicina veterinaria pubblica e privata, accademica e militare, coinvolti nella gestione delle emergenze non epidemiche.
Dopo una breve presentazione del presidente Fnovi Gaetano Penocchio che ha anche letto alcuni contributi di colleghi non presenti in sala è stata data la parola ai colleghi che hanno accolto l’invito all’incontro e hanno avuto la possibilità di descrivere le attività svolte. L’incontro è stato occasione per sottolineare alcuni punti importanti: la gestione delle emergenze per essere efficace va pianificata, vanno attivate le strutture organizzative e le risorse locali.
Si è convenuto sulla necessità di formazione (e sono state messe a disposizione risorse) e di aggiornamento dei medici veterinari e sulla creazione di un tavolo permanente di Fnovi che sarà luogo di consultazione, condivisione di buone pratiche ma anche veicolo di istanze.
Come è stato ricordato da Paolo Dalla Villa direttore del Centro di Referenza Nazionale per l'Igiene urbana veterinaria e le emergenze non epidemiche dell’IZS di Teramo il valore dell’esperienza italiana è noto ed è stato evidenziato anche nella Relazione di sintesi della DG Salute e Sicurezza Alimentare riguardante la capacità di gestione delle emergenze da parte dei Servizi Veterinari in caso di catastrofi naturali dello scorso dicembre.