MINISTERO DELLA SALUTE - "Verifica dell'erogazione delle prestazioni degli ADEMPIMENTI REGIONALI LEA 2019 IN SICUREZZA ALIMENTARE E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA".

Un commento
18/06/2021
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Il Ministero della salute ha pubblicato la relazione sulla verifica della erogazione delle prestazioni e certificazione degli adempimenti regionali in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria per l’anno 2019, redatta a cura della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e della nutrizione.
Si tratta di un documento che illustra per l’anno trattato gli esiti della verifica . Come è noto fin dal 2012 anche i livelli essenziali di assistenza della veterinaria e sicurezza alimentare , valutati attraverso specifici indicatori, concorrono, e ne costituiscono un determinante , alla valuta-zione ai fini della erogazione della quota premiale del 3% del Fondo Sanitario Nazionale. La valutazione è stata organizzata e condotta nel contesto delle attività del Comitato LEA, istituito con DM del 21novembre 2005, e composto da rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Dipartimento degli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Regioni.

Al Comitato è affidato infatti il compito di  certificare che l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, sia avvenuta nel rispetto di condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse messe a disposizione per il Servizio Sanitario Nazionale, nonché di verificare che vi sia congruità tra le prestazioni da erogare e le medesime risorse.

Per la  valutazione in  sicurezza alimentare e  sanità pubblica veterinaria  sono stati  utilizzati la griglia LEA, il macroindicatore  “prevenzione in sicurezza alimentare e sanità ubblica veterinaria” ed i flussi informativi; i flussi informativi  considerati  ormai da qualche anno sono  30 e  sei  di questi, ritenuti vincolanti, sono  inseriti nella cosiddetta griglia LEA,  e verificati attraverso il doppio criterio di copertura e di qualità, il macroindicatore di prevenzione è costituito da 4 sotto-indicatori, in particolare performance ( a sua volta con sei  indicatori che si aggiungono ai sei della griglia) , definizione  sistema regionale di audit, attuazione programma di audit e verifica efficacia controlli ufficiali.

La situazione delle Regioni e P.A. in merito al Macroindicatore “Prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria” vede  a livello nazionale  sufficienti  l’85,71%   per gli indicatori di performance, il 90,48% per le misure  adottate  a seguito di audit e per l’attuazione  del programma di audit, il 76,19% per la verifica di efficacia dei controlli ufficiali.
L’85,71% di Regioni e P.A.  sono risultate adempienti, due regioni inadempienti.

I flussi informativi sono appartenenti  alla macroarea alimenti ed a quella mangimi e  sanità animale e sono quelli relativi ai piani  ed alle attività che vengono quotidianamente svolte  dai  servizi veterinari e di igiene degli alimenti. Per quanto riguarda i controlli ufficiali presso gli esercizi di ristorazione e commercializzazione alimenti l’indicatore  anche nel 2019 è stato sospeso come per l’anno 2018 in quanto i livelli minimi di campionamento ufficiale  ed il numero di analisi  per matrici sono  stati rivisti nel corso del 2017  e nel 2019 c’erano ancora incongruenze tra la programmazione  ed i codici presenti nel sistema informativo NSIS.

I dettagli relativi alla situazione  dei flussi informativi di Regioni e P.A. sono consultabili nelle relative tabelle .

Emergono  alcuni aspetti  di miglioramento  per quanto i residui di prodotti fitosanitari per i quali  le Regioni risultano aver  intrapreso un percorso di adeguamento della programmazione al piano europeo e parallelamente anche  l’adeguamento delle apparecchiature richieste per la ricerca degli analiti; anche  per quanto riguarda   audit e  controlli sugli stabilimenti  di produzione di alimenti di o.a. si è registrato un significativo miglioramento dell’adempienza  ma  si registrano difficoltà  a rendicontare   correttamente  le attività  di audit spesso  conteggiate tra le ispezioni con  conseguente non soddisfacimento del criterio qualità.

Scorrendo i diversi flussi valutati  si possono rilevare  anche aree  di peggioramento in alcuni indicatori vincolanti , in particolare nelle attività di campionamento per la ricerca  di residui di farmaci e contaminanti negli alimenti di origine animale con solo 16 regioni che hanno garantito un livello di attività pienamente soddisfacente; nelle attività di eradicazione  della brucellosi bovina, bufalina, ovi-caprina, si rileva  un aumento da zero  a  quattro  delle Regioni con scostamento non accettabile e riduzione da 5 a 2 di quelle  con scostamento minimo, si ipotizza che tale risultato possa essere  dovuto  alla introduzione del calcolo  di riduzione sul quinquennio anziché sul biennio , di contro  comunque  nel 2019  è continuata la diminuizione del numero di focolai negli allevamenti e anche dei casi di brucellosi umana.

Relativamente all’altro indicatore di griglia Lea, controlli  per la tubercolosi bovina e bufalina,  vi è stato  un ulteriore miglioramento: il controllo del patrimonio controllabile  si attesta al 100% ( ad eccezione della Calabria che continua  in un trend di peggioramento dal 100% del 2016 al 97,04% a del 2019),  e le Regioni che hanno raggiunto il massimo punteggio  sono 15 rispetto alle 14 dell’anno precedente.

Pur  considerando che l’obiettivo della  valutazione è  a fini di premialità,  non può sfuggire l’importanza di poter apprezzare  in tempi coerenti con la programmazione annuale in  una relazione dedicata alle attività di nostra competenza i risultati raggiunti da ciascun sistema  sanitario regionale.
I  dati  prodotti e inviati attraverso i flussi informativi non sono solo numeri ma  sostanziano e rendono concreta l’attività di  prevenzione  ed  inoltre  offrono un formidabile strumento di management ai pubblici amministratori  e ai decisori politici.

a cura di Gaetana Ferri - Consigliera Fnovi 

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