MINISTERO DELLA SALUTE - "Verifica dell'erogazione delle prestazioni degli ADEMPIMENTI REGIONALI LEA 2019 IN SICUREZZA ALIMENTARE E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA".

MINISTERO DELLA SALUTE - "Verifica dell'erogazione delle prestazioni degli ADEMPIMENTI REGIONALI LEA 2019 IN SICUREZZA ALIMENTARE E SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA".

Il Ministero della salute ha pubblicato la relazione sulla verifica della erogazione delle prestazioni e certificazione degli adempimenti regionali in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria per l’anno 2019, redatta a cura della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e della nutrizione.
Si tratta di un documento che illustra per l’anno trattato gli esiti della verifica . Come è noto fin dal 2012 anche i livelli essenziali di assistenza della veterinaria e sicurezza alimentare , valutati attraverso specifici indicatori, concorrono, e ne costituiscono un determinante , alla valuta-zione ai fini della erogazione della quota premiale del 3% del Fondo Sanitario Nazionale. La valutazione è stata organizzata e condotta nel contesto delle attività del Comitato LEA, istituito con DM del 21novembre 2005, e composto da rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Dipartimento degli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Regioni.
Al Comitato è affidato infatti il compito di certificare che l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, sia avvenuta nel rispetto di condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse messe a disposizione per il Servizio Sanitario Nazionale, nonché di verificare che vi sia congruità tra le prestazioni da erogare e le medesime risorse.
Per la valutazione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria sono stati utilizzati la griglia LEA, il macroindicatore “prevenzione in sicurezza alimentare e sanità ubblica veterinaria” ed i flussi informativi; i flussi informativi considerati ormai da qualche anno sono 30 e sei di questi, ritenuti vincolanti, sono inseriti nella cosiddetta griglia LEA, e verificati attraverso il doppio criterio di copertura e di qualità, il macroindicatore di prevenzione è costituito da 4 sotto-indicatori, in particolare performance ( a sua volta con sei indicatori che si aggiungono ai sei della griglia) , definizione sistema regionale di audit, attuazione programma di audit e verifica efficacia controlli ufficiali.
La situazione delle Regioni e P.A. in merito al Macroindicatore “Prevenzione in sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria” vede a livello nazionale sufficienti l’85,71% per gli indicatori di performance, il 90,48% per le misure adottate a seguito di audit e per l’attuazione del programma di audit, il 76,19% per la verifica di efficacia dei controlli ufficiali.
L’85,71% di Regioni e P.A. sono risultate adempienti, due regioni inadempienti.
I flussi informativi sono appartenenti alla macroarea alimenti ed a quella mangimi e sanità animale e sono quelli relativi ai piani ed alle attività che vengono quotidianamente svolte dai servizi veterinari e di igiene degli alimenti. Per quanto riguarda i controlli ufficiali presso gli esercizi di ristorazione e commercializzazione alimenti l’indicatore anche nel 2019 è stato sospeso come per l’anno 2018 in quanto i livelli minimi di campionamento ufficiale ed il numero di analisi per matrici sono stati rivisti nel corso del 2017 e nel 2019 c’erano ancora incongruenze tra la programmazione ed i codici presenti nel sistema informativo NSIS.
I dettagli relativi alla situazione dei flussi informativi di Regioni e P.A. sono consultabili nelle relative tabelle .
Emergono alcuni aspetti di miglioramento per quanto i residui di prodotti fitosanitari per i quali le Regioni risultano aver intrapreso un percorso di adeguamento della programmazione al piano europeo e parallelamente anche l’adeguamento delle apparecchiature richieste per la ricerca degli analiti; anche per quanto riguarda audit e controlli sugli stabilimenti di produzione di alimenti di o.a. si è registrato un significativo miglioramento dell’adempienza ma si registrano difficoltà a rendicontare correttamente le attività di audit spesso conteggiate tra le ispezioni con conseguente non soddisfacimento del criterio qualità.
Scorrendo i diversi flussi valutati si possono rilevare anche aree di peggioramento in alcuni indicatori vincolanti , in particolare nelle attività di campionamento per la ricerca di residui di farmaci e contaminanti negli alimenti di origine animale con solo 16 regioni che hanno garantito un livello di attività pienamente soddisfacente; nelle attività di eradicazione della brucellosi bovina, bufalina, ovi-caprina, si rileva un aumento da zero a quattro delle Regioni con scostamento non accettabile e riduzione da 5 a 2 di quelle con scostamento minimo, si ipotizza che tale risultato possa essere dovuto alla introduzione del calcolo di riduzione sul quinquennio anziché sul biennio , di contro comunque nel 2019 è continuata la diminuizione del numero di focolai negli allevamenti e anche dei casi di brucellosi umana.
Relativamente all’altro indicatore di griglia Lea, controlli per la tubercolosi bovina e bufalina, vi è stato un ulteriore miglioramento: il controllo del patrimonio controllabile si attesta al 100% ( ad eccezione della Calabria che continua in un trend di peggioramento dal 100% del 2016 al 97,04% a del 2019), e le Regioni che hanno raggiunto il massimo punteggio sono 15 rispetto alle 14 dell’anno precedente.
Pur considerando che l’obiettivo della valutazione è a fini di premialità, non può sfuggire l’importanza di poter apprezzare in tempi coerenti con la programmazione annuale in una relazione dedicata alle attività di nostra competenza i risultati raggiunti da ciascun sistema sanitario regionale.
I dati prodotti e inviati attraverso i flussi informativi non sono solo numeri ma sostanziano e rendono concreta l’attività di prevenzione ed inoltre offrono un formidabile strumento di management ai pubblici amministratori e ai decisori politici.
a cura di Gaetana Ferri - Consigliera Fnovi