MEDICINALI VETERINARI - FNOVI IN AUDIZIONE IN COMMISSIONE AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
MEDICINALI VETERINARI - FNOVI IN AUDIZIONE IN COMMISSIONE AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
Il Consigliere FNOVI Raffaella Barbero ed il prof. Gianni Re hanno partecipato oggi 23 febbraio, in rappresentanza della Federazione, all’audizione convocata online dalla Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato Della Repubblica.
Il nodo da sciogliere è risultato essere il dettato dell'art 121 (Promozione di medicinali utilizzati negli animali) del Regolamento (Ue) 2019/6 relativo alla possibilità di effettuare pubblicità di immunologici in allevamento.
La posizione FNOVI è stata espressa con chiarezza: pur riconoscendo l'intento del legislatore europeo in ottica One Healt di promozione della prevenzione delle malattie infettive in luogo dell'utilizzo degli antibiotici per il contrasto dell'antimicrobico-resistenza, la FNOVI non ritiene che l'allevatore abbia gli strumenti né la formazione adatta per codificare le informazioni che potrebbe ricevere.
In particolare, è stato illustrato che la Federazione ritiene che non si debba consentire un inserimento di terze persone nel rapporto fiduciario tra allevatore e medico veterinario, ciò anche per evitare che quest'ultimo venga marginalizzato al ruolo di mero estensore di prescrizioni che sarebbero frutto di contrattazioni commerciali pattuite tra soggetti che rispondono a logiche di mercato (allevatore - produttori/distributori di farmaci).
Nella consapevolezza che il legislatore europeo ha cercato di tenere conto delle diverse dinamiche e dei diversi assetti con cui viene gestito il farmaco nei diversi stati membri, è però stato ribadito che per i medicinali veterinari, così come per i medicinali umani, in Italia è attualmente vietato fare pubblicità se non a veterinari.
FNOVI ritiene soddisfacente l'attuale previsione normativa nonché quanto previsto dal paragrafo 1 dell'art 120 e non ravvede la necessità che l'Italia legiferi in merito al paragrafo 2 per consentire la pubblicità in allevamento.
Rispondendo alle domande formulate dai Senatori presenti, Raffaella Barbero ha inoltre chiarito le differenze esistenti con altri paesi europei rispetto alla vendita del farmaco ed ha ribadito la necessità di tutelare la professione del medico veterinario che sul territorio si interfaccia con allevamenti che sono estremamente differenti, a fronte di un 30% di zootecnia organizzata ed estremamente professionale e produttiva abbiamo il restante 70% fatto di piccolissimi o medio piccoli allevatori non attrezzati non formati in balia degli informatori
Ha poi commentato che sarebbe possibile lavorare per una formazione dell'allevatore ma che la FNOVI reputerebbe una richiesta in questo senso assolutamente vincolata ed imprescindibile dall'avviato percorso di accreditamento degli allevatori sul benessere animale che si può realizzare grazie all’apporto del veterinario aziendale.