LE RAGAZZE, LE DONNE E IL MONDO CHE VERRÀ

Editoriale della vice-presidente FNOVI Daniela Mulas
11/03/2022
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Si parla tanto di parità di genere e ruolo delle donne, in un dibattito che si è sviluppato all’inizio dello scorso secolo e mai sopito.

Negli anni tanto è stato fatto, almeno in superficie, al punto da sembrare quasi superfluo ribadire il concetto che le donne abbiano pari diritti e pari opportunità degli uomini.

La parità non è un concetto numerico; il fatto, cioè, che nelle possibilità di accedere a determinate funzioni donne e uomini abbiamo un pari trattamento è una questione prima di tutto valoriale

La questione è talmente importante per il prossimo futuro che l’Agenda 2030 dell’ONU (che rappresenta il nuovo quadro di riferimento globale per l'impegno nazionale e internazionale teso a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano) mette al quinto posto tra i propri obiettivi per lo “sviluppo sostenibile” il raggiungimento effettivo della parità di genere.

Ma il quinto obiettivo dell’Agenda è di fatto l’obiettivo determinante e strategico per il conseguimento di tutti gli altri e può costituire la strada per un nuovo sguardo sul pianeta, sulla natura, sull’economia, sulla società, sulla vita.

La centralità delle questioni relative al superamento delle disparità di genere viene ribadita anche nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per rilanciare lo sviluppo nazionale in seguito alla pandemia.

Il Piano, infatti, individua la parità di genere come una delle tre priorità trasversali perseguite in tutte le missioni che lo compongono.

Il tema della parità di genere, nonché quello dell’inclusività e della diversità, è ormai uno dei cardini della politica dell’Unione Europea, soprattutto per la ricerca.

L’Unione Europea ha infatti stabilito che, a partire dalla nuova programmazione e, in particolare, per i progetti che partiranno dal 2022, gli enti pubblici, le Università̀ ed i centri di ricerca, dovranno aver adottato al proprio interno un Gender Equality Plan (Piani di uguaglianza di genere) che dovrà essere in vigore al momento dell’accordo di finanziamento. È questo un piano d’azione ufficiale proprio di un’organizzazione che deve contemplare azioni volte a identificare eventuali discriminazioni di genere nelle procedure organizzative, pianificare strategie innovative per correggere le situazioni discriminatorie, impostare degli obiettivi e monitorarli costantemente.

La parità è una tema che interessa anche gli uomini ed è un traguardo fondamentale per il mondo intero riguardando ogni aspetto della nostra vita: le relazioni sociali come quelle affettive, la cultura e l’istruzione, il rapporto tra generazioni. 

Pertanto, il principio stesso che la sostiene non può essere ridotto ad una questione solo aritmetica, ma deve essere sorretto da una rivoluzione culturale ed organizzativa.

L’educazione alla parità tra i sessi e al rispetto delle differenze, da un lato è volta ad incoraggiare il superamento di ruoli e stereotipi e, dall’altro, a privilegiare una visione delle differenze come ricchezza, non come fondamento di una gerarchia e di possibili discriminazioni, che contrasti la cultura alla violenza.

Le pari opportunità di genere, la valorizzazione delle differenze devono essere temi trasversali e fondativi di un’istituzione scolastica, per favorire la crescita di cittadine e cittadini consapevoli e attivi in tutti i contesti di vita, nella società, nella famiglia e nel lavoro.

Nonostante i passi avanti, c’è ancora molto lavoro da fare per una vera parità di genere ed una maggiore inclusività, soprattutto nella leadership e nei ruoli decisionali.

È necessario che si creino le condizioni perché siano realizzate scelte coraggiose a livello istituzionale, economiche e soprattutto è necessario che cambi la concezione della parità di genere: non si tratta di una mera politica a vantaggio delle donne, bensì del raggiungimento di una parità che interessa tutti, in un’ottica di inclusione in cui nessuno viene lasciato indietro.

Per fare dei passi concreti serve una politica attiva e attenta a garantire le pari opportunità: serve coraggio e determinazione perché la parità di genere non ha sinonimi.

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