INSEGNAMENTO NELLE SCUOLE SECONDARIE PER I MEDICI DI MEDICINA VETERINARIA: LA RISPOSTA ALL’INTERROGAZIONE A FIRMA SARLI

22/04/2022
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All’interrogazione a prima firma Sarli (Misto) (n. 5-06169) sulle iniziative in corso per l'ampliamento delle classi di concorso cui si può accedere con la laurea LM-42 in medicina veterinaria, il Sottosegretario per l’Istruzione Rossano Sasso ha risposto che l'oggetto dell'interrogazione sarà oggetto di una attenta valutazione e ciò anche stante l’istituzione, presso la competente Direzione generale del Ministero dell’Istruzione, di una apposita Commissione tecnica che è stata incaricata di procedere alla formulazione di una proposta di revisione e di aggiornamento delle classi di concorso per l'insegnamento nella scuola secondaria, ivi inclusi i relativi titoli di studio di accesso.

All’interrogazione a prima firma Sarli (Misto) (n. 5-06169) sulle iniziative in corso per l'ampliamento delle classi di concorso cui si può accedere con la laurea LM-42 in medicina veterinaria, il Sottosegretario per l’Istruzione Rossano Sasso ha risposto che l'oggetto dell'interrogazione sarà oggetto di una attenta valutazione e ciò anche stante l’istituzione, presso la competente Direzione generale del Ministero dell’Istruzione, di una apposita Commissione tecnica che è stata incaricata di procedere alla formulazione di una proposta di revisione e di aggiornamento delle classi di concorso per l'insegnamento nella scuola secondaria, ivi inclusi i relativi titoli di studio di accesso.

Ancora una volta è stato esposto che con la laurea LM-42 in medicina veterinaria, si può accedere alla classe di concorso A-52 scienze, tecnologie e tecniche di produzioni animali ed è previsto concorrere solo per tre tipi di istituti tecnici e due tipi di istituti professionali, sottolineando così come siano ben poche, rispetto alle competenze reali, le possibilità per i giovani medici veterinari per un inserimento nel mondo della scuola e ciò nonostante la laurea LM-42 in medicina veterinaria consti di un percorso di studi molto ampio, che va dall'anatomia, alla biologia, alla genetica, alla chimica e alla biochimica, alla patologia medica, alla farmacologia, all'ispezione e igiene degli alimenti, alla microbiologia, alle malattie infettive e parassitarie, alle zoonosi, all'epidemiologia e alla zootecnia.

Il Sottosegretario ha ricordato che i requisiti concernenti i titoli di studio utili per l'accesso all'insegnamento nella scuola secondaria sono attualmente disciplinati dal decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, che ha adottato il «Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento, a norma dell'articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133», e dal successivo decreto ministeriale 9 maggio 2017, n. 259, che ne ha disposto la revisione e l'aggiornamento.

La Commissione tecnica incaricata di procedere alla formulazione di una proposta di revisione e di aggiornamento delle classi di concorso è stata istituita ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, recante «Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n. 107».

L'On. Sarli, in replica, si è dichiarata parzialmente soddisfatta della risposta, e ha auspicato che la Commissione tecnica incaricata di formulare una proposta di revisione e di aggiornamento delle classi di concorso per l'insegnamento nella scuola secondaria possa procedere in tempi brevi a sanare questa ingiusta disparità di trattamento.

QUI la risposta completa. 

 

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