Gestione del tempo, approccio proattivo e conoscenza della professione sono nostre responsabilità

Gestione del tempo, approccio proattivo e conoscenza della professione sono nostre responsabilità

Quando si generalizza c’è sempre il rischio di semplificare troppo e quando si parla di esperienze ed esempi, per di più in ambito lavorativo di questi tempi non ci vuol nulla a essere accusati di pregiudizio o suscitare fraintendimenti.
Così accade che un vissuto professionale, scevro da qualsiasi ostilità, raccontato tout court in risposta ai tanti messaggi che descrivono difficoltà e complicazioni verso tutto ciò che nasce e cresce nella professione, senza nessuna intenzione di farne un modello di vita e tanto meno di professione, diventi offesa. Ben conosciamo le sofferenze fisiche e professionali dei colleghi, ci vengono rappresentate ogni giorno, al telefono, nelle mail, negli incontri personali, le seguiamo e quando possibile veniamo in aiuto.
Ecco forse il problema è stato quel “tout court” quella concisione, quel non accompagnare il racconto con la specifica che l’intento del racconto stesso era semplicemente quello di proporre un punto di vista o se preferiamo una diversa prospettiva sulle tante anime della nostra professione. Di questo ci scusiamo.
Infine, una considerazione. Il tema dei valori che stiamo dibattendo non può essere affrontato e risolto con decaloghi deontologici, ma neanche immaginando l’informazione come specchio della realtà sociale con tutti i suoi vizi e sue virtù, o peggio con la pretesa di diventarne modello o guida o assoluta verità.