È stata l’occasione per sottolineare l’opportunità di mantenere uno stretto rapporto tra Ministro della salute e le professioni sanitarie, anche confermando la Consulta come strumento di confronto e operativo. Le Federazioni hanno sostenuto l’irrinunciabilità di una rappresentanza comune perché il Ssn non può che basarsi sulla collaborazione tra professioni sanitarie. Sono poi state messe sul tappeto alcune tematiche di interesse comune a partire dalla forte carenza di personale, la necessità di avviare un processo di de-burocratizzazione del sistema, una maggiore formazione e specializzazione e un’evoluzione della formazione continua (ECM) perché sia maggiormente mirata alle reali esigenze dei cittadini.

Il Presidente FNOVI, Gaetano Penocchio, presente all’incontro unitamente alla Vicepresidente della Federazione, Daniela Mulas, ha parlato di “disponibilità e qualificazione del personale. Da tempo il personale non è considerato un capitale su cui investire, ma una leva su sulla quale intervenire per contenerne i costi.  Gli incarichi professionali e funzionali sono esposti a operazioni di sostituzione tra professioni e un certo “regionalismo creativo” che, talora in concorso con un sistema universitario altrettanto creativo, non esita a immaginare “nuove professioni”. Le professioni ed i ruoli non sono fungibili”

Il Ministro Schillaci ha proposto un Osservatorio nazionale con tutti gli stakeholder del sistema sanità in grado di raccogliere i consigli di chi lavora in prima persona nel mondo della sanità, per cercare di superare e migliorare le tante difficoltà che oggi sono presenti nel Ssn, dove società scientifiche, sindacati e federazioni possano trovare le soluzioni ai problemi attuali del sistema sanitario pubblico.