ANAGRAFE CANINA – RUOLO E RESPONSABLITA’ DEL MEDICO VETERINARIO – POSITION PAPER FNOVI
ANAGRAFE CANINA – RUOLO E RESPONSABLITA’ DEL MEDICO VETERINARIO – POSITION PAPER FNOVI
A seguito di una segnalazione sulla vicenda di un medico veterinario al quale è stata contestata una frode per aver registrato in anagrafe dei cani con l’indicazione della razza ma privi di pedigree, Fnovi ha redatto un position paper che è stato condiviso anche con il direttore della DGSAF Pierdavide Lecchini.
Il principio del documento: Fnovi ritiene indispensabile una registrazione in anagrafe dove siano individuati i caratteri morfologici fondamentali, ricondotti ad una razza indipendentemente se sia presente o meno il pedigree, poiché da questa informazione dipende la riconoscibilità dell’animale, l’individuazione di alcune caratteristiche comportamentali e, fatto ancora più importante, gli aspetti sanitari (cosiddette patologie di razza).
Il segnalamento della razza in corso di registrazione in anagrafe canina è una prerogativa del medico veterinario del tutto indipendente dalla presenza di un certificato di iscrizione al libro genealogico, ampiamente giustificato per motivi sanitari.
Qualora si ritenesse comunque utile l’inserimento dei dati del pedigree, questo passaggio non deve rientrare tra le attività del medico veterinario.
Fnovi confida che le norme di adeguamento al Regolamento 2016/429 e la nuova Anagrafe degli Animali d’affezione recepiscano le finalità sanitarie della identificazione e registrazione degli animali, uniformandole sul territorio nazionale.
Queste norme, che giustamente riconoscono al medico veterinario grandi responsabilità e un ruolo chiave, necessitano di chiarezza nelle modalità per la corretta identificazione e registrazione degli animali in anagrafe.