35° Rapporto Eurispes - Animali, Alimentazione e Ambiente: una fotografia del contesto dell’agire veterinario.

25/05/2023
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Eurispes ha presentato il suo 35° Rapporto Italia realizzato analizzando i dati acquisiti da 2.025 questionari somministrati tra marzo ed aprile 2023 ad un campione probabilistico stratificato in base alla distribuzione della popolazione per sesso, classe d’età ed area geografica, risultante dai dati dell’ultimo Censimento Istat.
Il Rapporto ruota attorno a 6 capitoli, in cui vengono affrontati, in schede dedicate, i temi che l’Istituto ritiene rappresentativi della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese.

Le sezioni di maggiore interesse per la nostra professione riguardano il rapporto degli italiani con gli animali domestici, le abitudini alimentari, il rapporto con i nuovi alimenti e la propensione al consumo. Il tema della tutela dell’ambiente è toccato, trasversalmente, in tutti i capitoli del Rapporto.
Leggendo nel dettaglio il documento di sintesi è interessante rilevare che il 32,7% degli italiani possiede un animale domestico: si registra una diminuzione del 5% rispetto al 2022. I cani sono ancora gli animali preferiti, con il 42% degli italiani che li possiede, seguiti dai gatti con il 34,4%. Quanto alla spesa mensile per i propri animali, l'18,7% spende meno di 30 euro, mentre il 28,4% spende tra 31 e 50 euro e il 33,2% tra 51 e 100 euro. Solo il 3,2% spende tra 200 e 300 euro al mese. Le spese maggiori sono legate alla salute e all'alimentazione degli animali. Alcune persone cercano di ridurre le spese acquistando cibo meno costoso (35,8%) o rinunciando ad adottare nuovi animali (36%). Altre scelgono di evitare cure costose o interventi chirurgici (28,5%) e ridurre le visite veterinarie (26,3%).

Nel settore alimentare italiano si osservano cambiamenti nelle scelte di consumo. Le carni rosse, il latte e i derivati sono sostituiti dalle uova, salumi, formaggi e carni bianche. Le uova mostrano un aumento significativo nel consumo rispetto al 2019. Nel 2022, c'è stato un aumento dei prezzi delle carni avicole, che ha portato alcuni consumatori italiani ad acquistare carne suina, registrando un incremento del 4,4%. Tuttavia, le carni avicole rimangono le preferite, con un indice di penetrazione del 91% e una quota di vendite del 41% in volume nel 2022. Il consumo di uova è aumentato del 6,5% per le uova EAN (normate) dal 2019 al 2022, ma è diminuito del 5,6% per le uova non EAN (non normate). Le proteine stanno diventando sempre più importanti nel settore alimentare e sportivo-dietetico, con una crescente attenzione alla qualità alimentare.
Secondo la FAO, entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi di persone, rendendo necessario raddoppiare la produzione alimentare attuale. Gli insetti sono considerati una possibile soluzione, poiché emettono minori quantità di gas serra e richiedono meno terreno per l'allevamento. In Italia, l'82,5% degli italiani si dichiara poco o per niente propenso ad assaggiare insetti. Tuttavia, una parte del campione (23,3%) sarebbe disposta ad acquistare prodotti derivati dagli insetti, come farine. Ci sono differenze territoriali, con una maggiore propensione all'acquisto nel nord-est (39,5%) rispetto al sud (53,4%) e alle isole (56,2%).

Secondo l’indagine Eurispes, nel 2023 il 4,2% degli italiani ha scelto una dieta vegetariana, mentre il 2,4% è vegano, per un totale del 6,6%. Il 93,4% dichiara di non essere vegetariano, ma il 7% afferma di esserlo stato in passato. Circa un italiano su quattro sarebbe disposto a consumare carne sintetica, anche se la maggioranza (73,6%) non sarebbe propensa a cambiare la propria alimentazione. Molti italiani acquistano alimenti senza lattosio (30%) e senza glutine (21,1%), anche se non hanno intolleranze specifiche. Gli alimenti senza lievito vengono acquistati in quasi un quinto dei casi (18,8%), ma solo nel 12,5% dei casi c'è una necessità medica. Una percentuale elevata di italiani acquista prodotti senza zucchero (23,3%), di cui il 19,8% non ha una reale intolleranza. Circa il 68,5% del campione consuma integratori alimentari e vitamine.
Le indicazioni geografiche (IG) rappresentano un'importante forza economica nell'era dell'Internet of Everywhere. In Italia, le IG valgono 19,1 miliardi di euro, con esportazioni pari a 10,7 miliardi di euro, rappresentando il 21% del fatturato nazionale nell'agroalimentare. A livello europeo, il mercato delle IG ammonta a 74,8 miliardi di euro, rappresentando il 15,4% delle esportazioni totali di alimenti e bevande dell'UE. Un quarto dei prodotti con IG europea è italiano. Un'indagine dell'Osservatorio Smart Agrifood ha rivelato che la maggioranza dei consumatori italiani è interessata alla tracciabilità dei prodotti alimentari: il 35% controlla sempre le informazioni sulla tracciabilità e il 39% lo fa spesso. Inoltre, secondo un'indagine dell'Eurispes, l'82% dei consumatori italiani ritiene che tutte le fasi del processo di trasformazione e distribuzione dei prodotti alimentari dovrebbero essere tracciate. Ciò conferma l'importanza delle certificazioni di qualità nelle decisioni di acquisto degli italiani.

Il Presidente Penocchio, che ha partecipato alla presentazione del Rapporto, commenta: “Al centro delle complesse dinamiche sociali, culturali ed economiche descritte dal rapporto, operano i medici veterinari, a garanzia della salute dei cittadini, degli animali e a tutela dell’ambiente. Una lettura attenta e critica di questi dati può fornire preziose indicazioni sulla possibile evoluzione della nostra professione e del contesto in cui continueremo, con responsabilità, ad esercitarla.“

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