Proposta di legge in materia di reati contro gli animali: il sostegno di FNOVI.

21/06/2023
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Il 20 giugno 2023, è stata discussa in Commissione Giustizia della Camera la Proposta di Legge in materia di reati contro gli animali: "Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali"

La proposta si basa sulle recenti modifiche costituzionali e mira ad aggiornare la legislazione sulla tutela degli animali in linea con quanto previsto all’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea che considera gli animali esseri senzienti e richiede maggiore attenzione alle loro necessità etologiche. Molti paesi europei hanno già adottato normative in tal senso, introducendo regole rigorose e innovative. La proposta di legge si concentra sulla modifica della legge n. 189 del 2004 che, pur avendo introdotto alcune importanti disposizioni in materia di reati contro gli animali, è oggi una disciplina che prevede sanzioni penali che sono risultate inadeguate ad arginare i fenomeni criminosi.
Con la nuova proposta di legge si cerca di offrire una migliore tutela degli animali, con pene più severe e circostanze aggravanti in determinate situazioni. Si prevedono confische obbligatorie in caso di condanna, incluso il sequestro e la requisizione dei cuccioli nati durante il procedimento penale. Vengono inoltre introdotte sanzioni più severe per i reati di uccisione e maltrattamento degli animali.

Un passo fondamentale in questo processo è la nuova tutela introdotta all’articolo 4, che modifica la rubrica del titolo IX-bis del libro secondo del codice penale: la tutela è non solo contro il sentimento per gli animali, ma nei confronti gli animali in sé, mettendo al centro del diritto non più una percezione o un sentimento umano, ma un nuovo soggetto.
La proposta di legge affronta anche altre questioni, come la zooerastia, la zoopornografia, lo stato di necessità per salvare un animale e prevede inoltre l'istituzione di centri di accoglienza per gli animali vittime di reato e la promozione di percorsi formativi sulla tutela degli animali.
La proposta di legge mira anche a modificare la normativa sulla protezione degli animali di affezione e di compagnia, tenendo conto del fatto che la maggioranza degli italiani considera gli animali domestici come membri della famiglia. Si introducono diritti specifici per gli animali e si disciplinano casi di affidamento in caso di separazione o morte del proprietario. Si prevede anche l'accesso degli animali nei locali pubblici e nei mezzi di trasporto. L’articolo 2, in particolare, definisce gli animali di affezione e di compagnia, intendendo, con questa categoria, qualsiasi animale accompagnato da una persona che non abbia interesse a ricavarne profitto e che abbia con lo stesso un legame affettivo.

Infine, la proposta di legge affronta questioni come la segnalazione di animali vaganti, la garanzia per i vizi nella vendita di animali, il risarcimento per danni agli animali familiari e la possibilità di trattamento psicologico per coloro che commettono reati contro gli animali. Si prevede anche il divieto di importazione, vendita e utilizzo di collari che causano disagio immotivato agli animali.
Il plauso di FNOVI a questa iniziativa, che, oltre a fornire nuovi strumenti per la lotta al maltrattamento e allo sfruttamento degli animali per attività criminose, riconosce e mette al centro della riflessione legislativa il ruolo sociale che gli animali da affezione ricoprono nel nostro paese: una consapevolezza che i medici veterinari hanno maturato con la pratica quotidiana.

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