L’incontro ha offerto l’occasione per reiterare la richiesta di FNOVI per la costituzione di un tavolo tecnico che possa occuparsi di definire una strategia per la lotta alle grandi malattie infettive, con particolare attenzione per brucellosi e PSA, per sconfiggere le quali è necessaria la collaborazione di tutte le componenti professionali oltre che dei vari portatori di interessi. 
A questo proposito è stata espressa la preoccupazione della categoria per il clima che si sta registrando intorno alle operazioni di sanità pubblica in corso per l’eradicazione peste suina africana: i servizi veterinari non possono essere criminalizzati perché applicano le norme previste nel piano nazionale, perché lo fanno per tutelare la salute di milioni di animali.
È stato chiesto quindi l’avvio di un confronto su alcune questioni che afferiscono la professione veterinaria. 
Tra queste il processo di riorganizzazione del Ministero della Salute che, avviato e concluso senza alcun coinvolgimento dell’Ente, potrebbe ora ancora caratterizzarsi ed arricchirsi della presenza di medici veterinari nelle posizioni apicali, laddove soprattutto il ruolo e le attribuzioni si caratterizzano delle peculiarità che afferiscono la professione del medico veterinario.
Incontrare Gemmato ha significato anche potergli illustrare perché l’iter parlamentare dello schema di Decreto legislativo sui medicinali veterinari registra l’insoddisfazione della Federazione che ancora auspica una revisione dello schema di decreto così da renderlo aderente alle richieste di modifica, peraltro più volte avanzate e ribadite in ogni occasione.
Sul tavolo anche la richiesta di attenzione affinché la figura del medico veterinario aziendale sia messa al centro di sistema di qualità nazionale sul benessere animale, essendo questo l’unico profilo in grado di agire in assenza di conflitti di interesse con ciò garantendo la credibilità dell’intero sistema.
Al Sottosegretariato è stata anche reiterata la richiesta di riduzione dell’IVA sulle prestazioni medico veterinarie.
Infine, il Sottosegretario è stato informato del confronto all’interno della Categoria e con la Conferenza dei Direttori dei Dipartimenti universitari di Scienze veterinarie promosso dalla Federazione relativamente alla figura dell’infermiere veterinario.
Tutte le istanze rivolte si caratterizzano della convinzione che, come medici veterinari, si è in grado di contribuire ad un Servizio Sanitario moderno basato sulla salute globale quale obiettivo da perseguire con finalità di prevenzione, tutela e contrasto in risposta alle emergenze sanitarie attuali e future.